ITINERARI E LUOGHI
Non è un semplice belvedere: a Marsala c'è un luogo che ha cambiato la storia d'Italia
Qui arrivarono due imbarcazioni l’11 maggio 1860. I mille riuscirono ad aggirare le vedette dei Borbone che li stavano già aspettando. Un monumento lo ricorda
Il monumento ai Mille di Marsala
Il Monumento ai Mille dedicato ai garibaldini, situato dinanzi al lungomare, a pochi passi dal Porto e da Piazza Piemonte e Lombardo, proprio dal nome delle due navi del generale Garibaldi, nasce come idea celebrativa dell’impresa dell’"Eroe dei due Mondi", e la sua è una vicenda che attraversa secoli e che nel 2016, con l’inaugurazione dell’opera, dopo trent’anni di lungaggini e incompiute.
Dà così una svolta al destino di questo progetto che oggi si pone come punto panoramico nel cuore di Lilibeo e, in attesa di recuperare l’agibilità dei locali interni – per cui l’Amministrazione Comunale in carica è al lavoro – resta l’emblema del lungo percorso che portò Giuseppe Garibaldi al porto di Marsala.
La prima pietra fu posata nel giugno 1986 alla presenza dell'allora presidente del Consiglio Bettino Craxi, quando a Marsala il sindaco era il socialista Enzo Genna, ma i lavori si arrestarono perché l'11 maggio 1989 il Genio civile di Trapani dichiarò l'opera abusiva dopo la realizzazione del solo basamento, comprendente dei vani da destinare ad attività culturali.
È stato l'architetto catanese Ottavio Abramo, nel 2007, ad aggiudicarsi l'ultimo concorso di idee con il progetto denominato "Mille luci", consistente nel collocare sul basamento due murate con il nome, cognome e anno di nascita di tutti i 1.089 garibaldini sbarcati a Marsala, senza più le vele. Nel 2015 l'Amministrazione Comunale stanziò ulteriori 233.000 euro di fondi per i lavori di definizione e per i vani, adibiti a info point turistico culturale. Completato nel 2016, è stato poi inaugurato l'11 maggio dello stesso anno.
Il monumento, oltre a essere adibito ad "info point" turistico, gestito dalla locale Proloco, è stato destinato a ospitare convegni nella sala conferenze, posta nella parte destra dell'opera. Inoltre all'interno, nella parte sinistra, sono state collocate foto e cimeli dei garibaldini provenienti dal museo garibaldino, che ha sede all'interno dei locali del Complesso Monumentale San Pietro.
La città di Marsala, fin dallo sbarco dei Mille, ha invocato un monumento che degnamente ricordasse l’evento che avviò l’Unita’ d’Italia e oggi l’opera, che desta curiosità, interesse, ricerca e approfondimenti, è funzionale al recupero della memoria degli eventi che condussero proprio all’Unità della nostra Nazione.
I Mille, fra cui vi erano tantissimi ragazzi non ancora maggiorenni, vengono ricordati sulle lastre metalliche, con i loro nomi incisi sulle due murate in metallo (le fiancate dei due piroscafi utilizzati da Garibaldi che si uniscono a prua), da cui filtrano luce, aria e vento nella trasparenza contro il cielo. I garibaldini sbarcarono sulle coste marsalesi, perché i loro informatori avevano rivelato che la zona non era protetta da soldati nemici.
Dalla parte superiore del monumento, il belvedere sul mare, è possibile ammirare "Porta Garibaldi" e una parte del litorale marsalese con incluse le Isole Egadi sullo sfondo. Giuseppe Garibaldi e i suoi uomini arrivarono a Marsala con due imbarcazioni intorno alle 13.30 dell’11 maggio 1860, riuscendo ad aggirare le vedette dei Borbone che si aspettavano già il loro arrivo in seguito a una fuga di notizie che fece trapelare questa indiscrezione.
La scelta di sbarcare a Marsala sarebbe giunta negli ultimi momenti, in cui Garibaldi venne convinto da alcune imbarcazioni inglesi che avevano appena salpato dal porto marsalese, confermandogli che lì non vi erano guardie a presidiarlo.
Se lo sbarco del Piemonte fu semplice, non accadde la stessa sorte al Lombardo, il quale si arenò poco prima di raggiungere il punto d’attracco, costringendo il suo equipaggio a proseguire con le scialuppe. Il Monumento ai Mille è il simbolo che ricorda i momenti dello sbarco, donando a tutti i suoi protagonisti la stessa importanza e il riconoscimento per l’incredibile gesto eroico.
Il completamento del Monumento è stato voluto dall’Amministrazione Di Girolamo, che dopo un trentennio di attese, lavori iniziati e poi interrotti e ancora ripresi, è riuscito finalmente a inaugurare la struttura.
Alla cerimonia, in occasione del 156esimo anniversario dello sbarco, hanno partecipato numerose scolaresche, che hanno cantato prima l’inno di Mameli e successivamente l’Inno alla Gioia con il lancio in aria dei palloncini: erano presenti anche l’allora sindaco di Porto (Portogallo) Rui Moreira e l’ambasciatore del Portogallo in Italia Manuel Lobo Antures, e l’inaugurazione fu aperta dalla Fanfara del 6° Reggimento Bersaglieri di Trapani.
In attesa della nuova dotazione di agibilità dei locali interni, il monumento resta un presagio della memoria, da ammirare dal basso e dall’alto, tra il vento che aiuta la bandiera posta alla sua estremità a sventolare sui sogni di un Paese che anela alla pace.
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