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Niente più pub in centro a Palermo, a rischio anche B&B: il Comune dice stop per tre anni

In arrivo un provvedimento che promette di cambiare l'assetto del centro storico, limitando la diffusione di locali notturni, discoteche e sale da gioco. I dettagli

Balarm
La redazione
  • 17 luglio 2024

Via Maqueda pedonale a Palermo

Stop alla concessione di licenze per i prossimi tre anni nella zona del centro storico e nell'area tra le vie Notarbartolo e Libertà. È questa la sintesi del provvedimento in arrivo voluto dall’assessore alle Attività produttive Giuliano Forzinetti e che verrà messo nero su bianco in una apposita delibera di Giunta.

In particolare, lo stop triennale, che potrebbe essere anche prorogato, riguarda in una prima fase le discoteche e i pubblici esercizi di tipologia “C” (attività autorizzate a diffondere musica e piccolo intrattenimento occasionale, in cui rietrano locali notturni, sale da ballo e da gioco). Ancora, le lavanderie a gettoni, i distributori automatici, gli autolavaggi, slot machine, internet point, compro oro, sexy shop e attività di vendita di derivati della cannabis.

Lo stop, come sottolinea lo stesso Forzinetti, potrebbe essere allargato anche ai nuovi esercizi di vicinato, ossia i mini-market, B&B e case vacanze.
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«L’obiettivo, richiesto da anni dalle attività produttive - spiega il sindaco Roberto Lagalla -, è quello di allinearsi con le direttive del Decreto Franceschini, già seguite in altre città ad alta vocazione turistica come Venezia e Firenze, promuovendo una nuova visione della città, sostenendo politiche urbane e territoriali per migliorare l’ambiente urbano e la vita dei cittadini, favorendo iniziative per lo sviluppo adeguato delle economie locali e contrastando l'usura in atto delle infrastrutture storiche, preservando l'integrità del patrimonio culturale del nostro centro città, centro storico compreso».

Una misura insomma che vuole mettere un freno alla continua nascita di pub e locali (soprattutto notturni) nell'area del centro storico. Una risposta anche a chi, in questi anni, aveva annunciato il rischio di trasformare le aree pedonali in un "suq" dando prevalenza ad attività di food&beverage a discapito di altre.

Oltre al tema del decoro e della conservazione del centro storico, c'è anche quello della vivibilità e della sicurezza del centro che, come raccontano i recenti fatti di cronaca, è diventata una vera e propria emergenza, a seguito dei continui episodi di risse, aggressioni e violenze.

«Il confronto con le categorie produttive è costante e dovrà portare a una proposta di delibera di giunta già a settembre. Da qui a quel momento continueranno comunque i confronti con il Consiglio comunale e le associazioni per eventuali correzioni e osservazioni. Ma una cosa è certa: bisogna cambiare passo su questo fronte» dichiara l’assessore Forzinetti.

«È dunque necessario – aggiunge - pianificare la distribuzione territoriale delle attività commerciali, favorendo uno sviluppo equilibrato, introdurre misure per sostenere e promuovere il commercio locale, incentivare l'apertura di nuove attività e riqualificare quelle esistenti, programmi necessari – conclude – per incentivare la competitività e la crescita di tutti i settori commerciali evitando, soprattutto, nuove situazioni di “sbilanciamento” di sviluppo quasi unicamente verso alcune determinate attività».
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