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Nasce un palazzetto della cultura a Misilmeri: è dedicato al "poeta delle cose"

Il nuovo Palazzetto della Cultura di Misilmeri è intitolato all'artista Giusto Sucato: detto "il poeta delle cose" perché con la sua arte dava nuova vita agli oggetti

  • 18 gennaio 2019

L'opera di Igor Scalisi Palminteri sul Palazzetto della cultura di Misilmeri (Pa)

Una bella alchimia di emozioni ed energie ruota attorno al nuovo Palazzetto della Cultura che sta per aprire i battenti a Misilmeri in provincia di Palermo.

È intitolato all'artista misilmerese Giusto Sucato morto all'età di 65 anni nel 2016, detto il poeta delle cose perché amava assemblare e far rivivere oggetti che trasformava in opere d'arte.

Le opere di Giusto Sucato sono state esposte in mostre nazionali e internazionali, facendo conoscere scorci e aspetti della Sicilia nel mondo.

Sulla facciata del nuovo Palazzetto l'artista palermitano Igor Scalisi Palminteri ha realizzato un murales: «Ho voluto riprendere una immagine dal vero, una sua opera piuttosto che un suo ritratto, un pesce realizzato con vari oggetti - racconta Igor - se si trattasse di musica e Sucato fosse stato un cantante, direi che ho realizzato una "cover" di una sua canzone, che ho voluto mantenere quanto più possibile aderente alla sua poetica aggiungendo la mia impronta grazie all'uso di colori più vividi».
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L'opera di Scalisi Palminteri dedicata a Sucato si intitola "Un pesce non è mai solo un pesce", e questo nome lo ha dato Antonio Di Martino, cantautore indie anche lui di Misilmeri, pensando alla poetica di Sucato e alla sua capacità di far rivivere gli oggetti morti.

Chiodi, pezzi di ferro, arnesi del lavoro agricolo, aratri e zappe, sono diventati sculture o quadri.

Fortemente voluto dall'amministrazione comunale del paesino alle porte di Palermo, il palazzetto della cultura, ambisce a diventare un punto di riferimento per i giovani del luogo.

Il Palazzetto si trova in Corso Vittorio Emanuele 398 e sarà sede della biblioteca comunale, utilizzato come centro congressi, spazio espositivo, con degli spazi dedicati alla lettura e anche una caffetteria.

La struttura, negli ultimi anni dismessa e disabitata, un tempo era la sede del Giudice di pace del paesino.
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