AMBIENTE
Monumentale e negata villa d'Orleans: animali e piante rare che nessuno vede più
Non sono ben chiari i motivi dietro la chiusura dell'antico parco di Palermo: dallo scorso maggio l'ingresso alla Villa, in via Re Ruggero, è chiuso a cittadini e turisti
I fenicotteri rosa di Villa d'Orleans
Il giardino è una pertinenza di Palazzo d’Orleans, sede istituzionale della Regione ed edificio di proprietà della Regione Siciliana, che lo acquistò nel 1955.
Di impianto ottocentesco, si ritrovano importanti elementi sia dal punto di vista botanico che architettonico, anche antecedenti al periodo della costruzione del giardino.
Fu nel 1957 che il primo Presidente della Regione, Giuseppe Alessi, creò all’interno della villa un parco ornitologico la cui gestione fu affidata a Salvatore Lauricella, famoso ornitologo del tempo.
All’interno della Villa si trovano ancora oggi diverse specie di uccelli oggetto di un complesso contezioso tra la ditta Lauricella, che per circa sessant'anni ha curato gli animali, e la Regione Siciliana.
La manutenzione del verde al corpo forestale e gli interventi di manutenzione (ordinaria e straordinaria) sono invece affidati al servizio tecnico della Segreteria Generale della Presidenza della Regione Siciliana.
Da maggio scorso la Villa, generalmente aperta al pubblico con ingresso da Via Re Ruggero, è stata chiusa per non ben definiti lavori di manutenzione e sono tanti i genitori che scrivono diverse mail a i più diversi indirizzi - che fanno comunque tutti capo a uffici regionali - per sapere cosa succede e quando i bambini potranno tornare ad ammirare gli animali.
Infatti, a parte alcuni interventi agli impianti elettrici e al laghetto, non risulterebero in corso né affidati, lavori tali da giustificare la chiusura al pubblico come si può evincere dal sito istituzionale in cui figurano i bandi di gara e gli appalti: qui il link.
Da diversi mesi i bambini della città sono privi dell’unico spazio di Palermo che offre svariate specie di animali: un piccolo e ricco zoo in pieno centro.
Costituisce inoltre uno dei pochi spazi verdi usufruibili in prossimità del centro storico, ma anche nei dintorni che sono costiutiti da quartieri molto popolati.
Situato anche nelle immediate vicinanze al percorso monumentale arabo-normanno, la chiusura non è certamente un bel biglietto da visita per i numerosi turisti che chiedono di visitarlo.
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