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Mascherine, feste a casa e calcetto: cosa non si può fare con il nuovo Dpcm anti Covid-19

Per fronteggiare l'avanzata del Coronavirus il Governo è stato costretto a stringere le maglie ed evitare che i contatti dei cittadini possano essere veloci veicoli del virus

Balarm
La redazione
  • 13 ottobre 2020

Ragazza con mascherina di stoffa (foto Pixabay)

Ed eccoci alla nuova stretta. Per fronteggiare l'avanzata del Coronavirus in Italia il Governo è stato costretto a stringere le maglie ed evitare che i contatti dei cittadini possano essere veloci veicoli del virus.

Ecco allora le misure previste dal Dpcm che aggiorna ad ottobre le regole di comportamento e che avrà una durata momentanea di un mese - come riporta l'Ansa - in modo tale che si possano poi effettuare modifiche alla luce di quella che sarà la curva dei contagi che al momento ci sta facendo preoccupare.

In Sicilia, al momento della scrittura di questo articolo i contagi giornalieri sfiorano quota trecento, un numero da tenere sott'occhio per evitare il peggioramento della situazione.

Tra le principali novità introdotte dal Govero c'è il divieto di feste private ma anche la "forte raccomandazione" ad evitare ri ricevere amici in casa. Le cene, ad esempio, dovranno essere fatte con un massimo di sei persone. Bar e ristoranti, invece, chiuderanno a mezzanotte ma dalle 21 nin sarà possibile consumare in piedi. Andrà avanti la formula della prenotazione al tavolo con distanziamento.
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Sul fronte della scuola, argomento particolarmente caldo, al momento ad essere sospese sono esclusivamente le gite scolastiche. Per gli amanti dello sport, invece, stop alle partite di calcetto e gli sport svolti in maniera amatoriale.

Ecco altri argomenti contenuti nella bozza varata dal Governo.

Mascherine. «È fatto obbligo sull'intero territorio nazionale - recita il documento - di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all'aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande».

Sono esclusi da questo obbligo i bambini sotto i sei anni e chi fa attività sportiva, oltre ha chi soffre di particolari patologie. La mascherina va usata anche in casa nel caso ci siano ospiti non conviventi.

Discoteche e feste. Chiudono le sale da ballo ma non saranno sospesi matrimoni e altri riti che si svolgeranno secondo le regole già in vigore, ovvero con un massimo di 30 ospiti.

Movida. La stretta riguarda bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie. «Le attività dei servizi di ristorazione sono consentite fino alle 24 con servizio al tavolo e sino alle 21 in assenza di servizio al tavolo». Resta consentita la «ristorazione con consegna a domicilio" e la "ristorazione con asporto" ma "con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le 21».

Cinema e concerti. Resta il limite delle 200 persone al chiuso e 1000 all'aperto per i live, con l'obbligo del distanziamento. Per i cinema, dunque, non cambiano le regole attuali.

Sport. Sono sospesi tutti gli sport amatoriali, come le partite di calcetto. Potranno essere consentiti - recita la bozza - «da parte delle società professionistiche e ‒ a livello sia agonistico che di base ‒ dalle associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP), nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi».

Stadi. Per le competizioni sportive è consentita la presenza di pubblico, "con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori" all'aperto e 200 al chiuso.
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