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Manco "maritato" ve lo meritate: tra i cibi horror c'è il re dello street food palermitano

Tra i 100 piatti peggiori al mondo incredibilmente anche la Sicilia ha occupato un posto con una sua storica pietanza: ecco la classifica dei cibi horror di TasteAtlas

Balarm
La redazione
  • 10 febbraio 2025

Pane ca meusa

"Non ne capite niente" è la prima frase che (quasi) ogni palermitano direbbe dopo aver visto questa classifica. Da sempre patrie indiscusse del cibo e della convivialità, l'Italia e in particolar modo la nostra amata Isola sono state bersagliate secondo la guida turistica TasteAtlas.

Tra i 100 piatti peggiori al mondo si sono piazzati delle ricette italiane e incredibilmente anche la Sicilia ha occupato l'ottavo posto con il suo canonico panino con la milza.

Si sa, il pane ca meusa è conosciuto per il suo sapore deciso e avvolgente e può accadere che non incontri il gusto di chi non è abituato a questa pietanza. Ma considerarlo tra i cibi horror è un colpo al cuore per chi ama questo piatto e ritiene che sia una vera e propria pietra miliare della tradizione sicula.

Sono moltissimi i turisti che da ogni parte del mondo visitano il nostro Paese solo per assaggiare le prelibatezze culinarie locali e in questa classifica stilata da TasteAtlas ci sono diverse ricette che ritroviamo comunemente sulle nostre tavole, non sapendo che sono poco apprezzate dai turisti esteri.
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I nervetti si sono aggiudicati il primo posto nella lista di cibi "horror" e fin qui siamo quasi tutti d'accordo, ma le cose cambiano con i piatti che seguono nella lista.

Il secondo gradino del podio è stato conquistato dalla trippa alla romana e il podio si conclude con la pizza mimosa, la bianca con panna, prosciutto, mais e mozzarella.

Al quarto posto della lista si è classificato il risotto alle fragole, seguito dalla schiacciata con l'uva, un dolce tipicamente fiorentino che viene mangiato in autunno durante il periodo della vendemmia.

E all'ottavo posto c'è con nostra grande rammarico il pane ca meusa siciliano. Nella descrizione del sito si legge: «Questo canonino panino è composto da un morbido panino vastedda riempito con strisce di milza e (occasionalmente) polmoni di vitello fritti.

L'ingrediente principale è la carne e la versione base, nota come schettu, è condita solo con una spruzzata di succo di limone, mentre l'unica altra opzione disponibile è il maritatu, che include un condimento di formaggio caciocavallo grattugiato .

Si ritiene che abbia avuto origine nel XV secolo, il panino è uno dei preferiti dalla gente del posto, ma anche una prelibatezza assolutamente da provare per chiunque visiti Palermo. Di solito viene venduto dai venditori ambulanti sparsi per la città».

La bellezza di questo piatto è che puoi sceglierlo "maritato", cioè con la ricotta, con il caciocavallo o con il limone per un sapore più fresco. Semplice e deciso, chi lo mangia in un modo, chi in un altro poco importa.

Continua a essere per tanti palermitani un irrinunciabile spuntino, pranzo o cena che mette tutto in ordine, nonostante i pareri contrastanti internazionali.
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