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"Zombitudine": noia e torpore, la vita umana al Libero

"Zombitudine", al teatro Libero di Palermo dal 16 al 18 aprile, porta in scena la figura dell'uomo contemporaneo: uno zombie in attesa del nulla, tra ignavia e torpore

Balarm
La redazione
  • 14 aprile 2015

Chi è lo zombie? Cos'è lo zombie? La risposta a questa domanda sembra immediata, l'associazione con i film di Romero è istantanea. Eppure, uno zombie non è soltanto un essere di fantasia che si nutre di carne umana, e "Zombitudine", in scena al Teatro Libero di Palermo da giovedì 16 a sabato 18 aprile alle ore 21.15, vuole farcelo sapere.

Rimane l'elemento di orrore e terrore per i morti viventi, ma cambia la loro connotazione: non sono più coloro che tornano in vita, ma coloro che portano avanti una vita senza alcuna gioia e interesse.

Lo spettacolo ideato, scritto, diretto e interpretato da Elvira Frosini e Daniele Timpano, porta in scena una storia che provoca brividi più di quanto possa farlo un film dell'orrore: la storia di una vita vissuta galleggiando nella perenne attesa del nulla, tra l'ignavia e il torpore.

Sul palco un uomo e una donna, rifugiati in un teatro insieme al pubblico. In questo spazio di illusoria resistenza attendono l’arrivo di qualcuno, di qualcosa: un nuovo inizio? La morte? Una rivoluzione? Un cambiamento? Non si sa se bello o brutto, ma un evento sta arrivando.

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"Zombitudine" non è uno spettacolo horror ma uno spettacolo sull’orrore di questo nostro tempo, su una condizione di semi-vita che in molti si sentono addosso. La zombitudine, appunto.

Se gli zombie siamo noi, la "Zombitudine" è la nostra condizione quotidiana, così in scena, come in sala. Stretti tra l’emergenza di un evento imminente e devastante e una quotidianità claustrofobica in cui la vita da assediati è divenuta normalità, si fa fatica a focalizzare il pericolo o la salvezza.

Quella dello zombie è l’immagine della nostra fine. O forse, visto che la fine è probabilmente già arrivata, è addirittura un’immagine di speranza, l’unica prospettiva di rinascita, l’unica forma di vita alternativa.

I biglietti hanno un costo di 16 euro (intero) e di 11 euro (ridotto under 25). La sera della prima sarà inoltre applicato uno sconto del 10% ai possessori delle carte convenzionate ModusCard, Carta Più Feltrinelli, Touring Club, e Ideanet.

È possibile acquistare i biglietti direttamente al botteghino del teatro, da un'ora e mezza prima dell'inizio dello spettacolo, previa prenotazione telefonica al numero 091.6174040. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito web del Teatro Libero.

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