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Zappalà, nel segno della tradizione

“Il sipario si aprirà dal primo novembre fino al 16, sullo spettacolo “Lazzaretti e lazzariati”, una commedia di Nino Mignemi, sul tema della malasanità

  • 27 ottobre 2003

Sono tredici gli spettacoli inseriti quest’anno in cartellone dalla cooperativa dei figli d’arte Franco Zappalà per la nuova stagione del teatro di via Autonomia Siciliana123/a. Si apre “nel segno della tradizione”, proprio come recita lo slogan che presenta la stagione, il cartellone che schiera ben sei produzioni interne, con il chiaro intento di “far rivivere le emozioni date dal teatro in lingua dialettale”. Il menù è semplice e gli ingredienti quelli di sempre: cabaret, operette, produzioni in siciliano, con un pizzico di prosa in più. C’è posto anche  per un fuoriprogramma, perché per la prima volta il palco del teatro tenda ospiterà un musical che coinvolgerà fino a settanta artisti della Compagnia Club Teatro Uno con “La baronessa di Carini”, di Tony Cucchiara, in scena nel week-end dal 30 aprile al 2 maggio.

“Il sipario si aprirà dal primo novembre fino al 16, sullo spettacolo “Lazzaretti e lazzariati” che sarà  un esperimento – spiega Franco Zappalà – perché per la prima volta, dovranno convivere insieme cinema e teatro. La commedia di Nino Mignemi, infatti, ruota attorno al tema della malasanità e per introdurre l’argomento, saranno proiettate immagini su un megaschermo, alle spalle degli attori. Si tratta di un cortometraggio che abbiamo girato tra ambulanze e ospedali palermitani”.  Reduce dal successo di diversi spettacoli ospitati dal teatro Stabile di Catania, sarà Sergio Vespertino ad interpretare il protagonista della “Doppia vita di un tassista”. “Sono diversi anni – confida Vespertino, ex Treunquarto – che lo stabile di Catania mi chiama ed inserisce in cartellone. Peccato che qui non accada lo stesso. Ho accolto la proposta di Franco Zappalà perché questa commedia che reputo davvero divertente. Si tratta di un gioco di equivoci, dai ritmi quasi farseschi. Con me ci sarà Marco Feo e reciteremo metà in siciliano e metà in italiano”.

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I due nomi di maggiore spicco su cui puntano gli Zappalà sono due ritorni importanti: quello di Pippo Franco, a dicembre, con uno spettacolo di prosa “Che rimanga tra noi” e, nel mese di maggio, la storia di un “Siciliano per caso” di Andrea Lolli e Roberto D’Alessandro, con il vulcanico Gianfranco Jannuzzo. A novembre (dal 21 al 23) tocca al comico palermitano Gianni Nanfa far ridere il pubblico dello Zappalà con “Meglio la gallina domani”, ovvero uno spettacolo che rilegge gli ultimi cinquanta anni vissuti pensando solo al presente. L’ultimo fine settimana di novembre, invece, porta in città direttamente dalla Premiata Ditta, Roberto Ciufoli accompagnato dalla spumeggiante Gaia De Laurentis e Paola Tiziana Cruciani per una commedia con il morto: va in scena “Una serata indimenticabile”.“Anche quest’anno abbiamo pensato ad accontentare tutti i gusti del nostro pubblico e siamo soddisfatti del cartellone - sottolinea Franco Zappalà, che si occupa della direzione organizzativa, mentre quella artistica è affidata a Nino Zappalà – Poiché l’operetta riscuote notevole successo, ne abbiamo inserite addirittura due. Una a gennaio, “Al cavallino bianco”, mentre a marzo ospiteremo “Fiore di Hawaii”.

Tornando alle produzioni interne del teatro, il filo conduttore resta quello della tradizione e dei classici, come “Napoli milionaria”, in scena a dicembre, “Filumena Marturanu” con Silvana Di Salvo o la drammatica commedia in tre atti di Nino Martoglio intitolata “Scuru”, entrambe a febbraio.  A marzo, invece, andrà in scena Nicolino Trombone, ovvero la rielaborazione in siciliano da parte di Franco Zappalà, di un testo austriaco, “Il ratto delle Sabine” di Schontan. La stagione del teatro si chiude con la commedia di Guimerà e Beccari, “Feudalismo”. L’abbonamento intero ai tredici spettacoli costa 150 euro, ma per maggiori informazioni su sconti e riduzioni, basta chiamare il botteghino (orari 9-13.30 e 16-19.30) allo 091.543380 oppure 091.362764.

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