Voli aerei "high cost" per fuorisede sfigati

Insomma eravamo in cucina e non si vedeva nulla. Ma tanto mica stavamo cucinando, non era ancora ora di cena.

Ad un certo punto ho ricevuto la chiamata di una tipa che diceva che mi avevano selezionata per il corso di formazione. Domani c’è il il test di ammissione e il colloquio conoscitivo!

Il giorno dopo sono andata alle selezioni. C’erano sette ragazzi, ne passavano solo tre. Il compito l’avevo consegnato quasi tutto sbagliato, di Informatica specialistica ne sapevo poco e niente, di grafica poi non ne parliamo. Ma mi hanno presa lo stesso perché mi hanno detto che, nonostante non avessi fatto uno scritto brillante, al colloquio ero sembrata molto motivata.

Il corso dura seicento ore. Facciamo una pausa per le vacanze di natale, dal 23 al 6 gennaio. Si ritorna il 7!

Ok ok, stasera faccio subito il biglietto di ritorno.

Allora mi ero messa a cercare voli. Niente, nessun biglietto con prezzi più bassi di duecento euro. Le compagnie aeree si arricchiscono sui fuorisede sfigati come noi. Forse si sono messi d’accordo con i nostri datori di lavoro.

Ogni tanto immagino le loro conversazioni:

- Scusa Gianni, come va? tutto bene in aeroporto? Ho dei ragazzi che devono prendere un volo con voi il 3 gennaio. Fai alzare i prezzi.

- Grazie Gigi, ti devo un favore!

Oppure:

- Tranquillo, lo tengo in sospeso fino alla fine, glielo dico dopo che può fare lo stage da noi, all’ultimo minuto, verso il 15 dicembre. Così vi fate un po’ di soldi.

- Grazie, sei un amico.

Oppure:

- C’ho un ragazzo di 21 anni che fa una prestazione occasionale dal 23 dicembre al 1gennaio. Te lo faccio tornare per la Befana? Ma poi che cosa significa questa prestazione occasionale?

Me lo sono sempre chiesto pure io. Sa tanto di rapporto occasionale, di sesso occasionale, di marchette e cose così. Invece dicono che è una cosa seria perché c'è di mezzo la partita Iva.

Ad ogni modo, questa delle compagnie aeree, Trenitalia e compagnia bella è una grande presa per il ... . La precarietà è la migliore amica delle compagnie aeree, soprattutto low cost che si possono permettere di essere low cost grazie a noi sfigati che non sappiamo mai cosa faremo il giorno dopo. Ho saputo tramite un ragazzo sardo che nella sua regione hanno una cosa che si chiama "continuità territoriale", una sorta di norma territoriale che tutela i residenti sardi dando loro la possibilità di acquistare, tramite un patto con alcune compagnie aeree, tutti i biglietti rispettando un tetto massimo di spesa, tipo 50 euro da Alghero a Linate. Questo perché la Sardegna è una regione a statuto speciale. E noi? Che regione a statuto speciale siamo?

La precarietà è anche la migliore amica di Trenitalia e adesso anche di Italo (anche se ancor funziona solo da Roma in su). E ho capito anche perché: dato che l’Italia è un paese costituito quasi essenzialmente da anziani, il treno è molto utilizzato anche per i lunghi spostamenti. Le persone di una certa età preferiscono prendere il treno anziché l’aereo, anche a parità di prezzi.

L’unica alternativa che ci rimane per tornare in Sicilia sembra la nave, posto poltrona ovviamente.

Comunque stamattina vado al corso e l’insegnante mi dice:

- Hai fatto il biglietto per tornare dopo le vacanze di Natale?

- Sì sì, ieri sera.

- Ah, perché volevo dirti che abbiamo deciso di iniziare le lezioni l’8 gennaio, il 7 era un po’ troppo presto. Un giorno di risposo in più ci sta, vero?