CORSI E FORMAZIONE
Università: partono i primi corsi di diritto cinese e arabo
La lingua, la cultura, il diritto cinesi approdano all’Università di Palermo che risponde così alle nuove sfide economiche, commerciali, culturali poste dal boom del gigante orientale. Per la prima volta la facoltà di Giurisprudenza introduce, tra i corsi liberi della nuova laurea magistrale, l'Introduzione allo studio dell'ordinamento cinese e l’'Introduzione allo studio dell'ordinamento dei Paesi arabi, corsi che sono doppiamente innovativi perché oggetto di una inedita collaborazione pubblico-privato grazie al supporto di Confindustria Palermo e del Banco di Sicilia, e aperti quindi non soltanto agli studenti universitari ma anche a dipendenti del Banco e a imprenditori che intreccino relazioni economiche con la Cina e i Paesi arabi. Lo scorso 6 marzo la presentazione allo Steri dei nuovi corsi, con il rettore Giuseppe Silvestri, il preside di Giurisprudenza Giuseppe Verde, il direttore di Confindustria Palermo, Paolo Rizzuto, i responsabili per il Banco di Sicilia dell’Estero, Vincenzo Tumminello, e dell’area Corporate e Istituzionali, Pietro Cirrito. «Il nostro ateneo – dice il rettore – è una realtà viva e dinamica che intreccia dialoghi fruttuosi con le altre culture e collabora con le realtà deputate allo sviluppo sul territorio. Accanto all’iniziativa di Giurisprudenza, alla facoltà di Lettere oggi si è aperto un corso di Lingua e civiltà cinese, mentre Scienze politiche ha appena promosso una due giorni di studio sull’ordinamento cinese con un docente dell’University of Macao, nell’ambito di un dottorato di ricerca. Tutti segnali di apertura, tutte nuove opportunità formative». A Giurisprudenza, le lezioni sull’ordinamento cinese saranno affidate a Gabriele Crespi Reghizzi, ordinario di Diritto privato comparato alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Pavia, copresidente dell'Italy-China Business Mediation Center e consigliere della Camera di commercio italo-cinese. Al professore Sami Aldeeb, docente all'Istituto svizzero di Diritto comparato Dorigny di Losanna ed esperto internazionale di diritto islamico, sono stati affidati i temi proposti dall'ordinamento arabo, in un momento in cui si pone il problema del rapporto delicatissimo tra codici e teocrazie.
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