CORSI E FORMAZIONE
Università: la Settimana della cultura scientifica
Ci sono i cagnolini, prodigi del pallone, che sono arrivati agli ottavi di finale dei Mondiali di calcio dei robot. C’è la mano meccanica che è in grado di riprodurre, per imitazione, i movimenti umani. C’è la casetta ecologica, le ampolle e gli strumenti per il risanamento ambientale, il laboratorio di realtà virtuale dove – muniti di occhialini tridimensionali – si può provare l’emozione di immagini vive. Sono queste alcune delle chicche che l’Università di Palermo mostrerà al pubblico e alle scuole per la Settimana della cultura scientifica e tecnologica, dal 19 al 25 marzo.
Quattro i laboratori scientifici aperti, luoghi dove ogni giorno i ricercatori investigano sui segreti della natura e abbattono nuove frontiere di conoscenza, quattro assolute novità (tre a Ingegneria e uno ad Agraria), cui si aggiungono tre straordinari tesori di scienza dell’ateneo quali l’Orto botanico, il Museo naturalistico Gemmellaro e l’Osservatorio astronomico, anche loro pronti a regalare nuove emozioni: l’Orto svelerà i suoi viali, le fontane, i muretti restaurati dopo due anni di lavori e regalerà ai visitatori la mostra fotografica “Sarawak” dell’associazione Photonature sulla distruzione delle foreste primarie e le conseguenze sull’ecosistema, prorogata per l’occasione; il Museo Gemmellaro mostrerà il volto di Thea, la donna del Paleolitico, appena realizzato; l’Osservatorio astronomico oltre che al magnifico Museo della Specola consentirà eccezionalmente le visite al laboratorio Xact, dove si trovano le macchine utilizzate per costruire gli strumenti che rivelano i raggi X emessi dai corpi celesti. Oggi, a presentare l’iniziativa, il rettore Giuseppe Silvestri con i responsabili dei dipartimenti e delle strutture coinvolte: «Ancora una volta – ha detto – l’Università di Palermo si apre, interagisce con il territorio, condivide con la città i luoghi dove ogni giorno si coltivano lo spirito creativo, la sete di scoperta, la curiosità scientifica».
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