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Una targa per ricordare Michele Amari

Balarm
La redazione
  • 2 aprile 2007

È stata scoperta il 28 marzo scorso dall’assessore alla Cultura del Comune di Palermo, Tommaso Romano, una targa marmorea in memoria di Michele Amari, il grande storico, patriota e uomo politico palermitano, nato nel 1806 e morto a Firenze nel 1889. La targa è stata apposta, e in una delle facciate del settecentesco palazzo Isnello, che prospetta su corso Vittorio Emanuele, dove Amari trascorse la sua infanzia; ed esattamente poco sopra il portone di via Isnello n. 10. Alla cerimonia ufficiale erano presenti anche il professore Antonino Buttitta, il giornalista Giuseppe Quatriglio (fra i promotori dell’iniziativa, assieme a numerosi storici) e il professor De Nola, proprietario dell’appartamento in cui visse Amari. «Con questa targa – ha detto l’assessore Romano – l’Amministrazione comunale ricorda un palermitano di qualità straordinarie: autore di una “Storia della guerra del Vespro siciliano” e, soprattutto, della fondamentale “Storia dei Musulmani di Sicilia”». Michele Amari, fu esiliato dal governo borbonico per la sua intensa attività patriottica. Non solo: fu vicepresidente del Comitato di guerra nel 1848, ministro della Pubblica Istruzione dopo l’Unità d’Italia, senatore e vicepresidente del Senato del Regno. «Palermo – ha concluso l’assessore – non può che andare fiera di Michele Amari, che fu, tra l’altro, grande arabista e titolare della cattedra di Lingua e Storia araba nelle Università di Pisa e di Firenze». L’anno scorso è ricorso il bicentenario della nascita di Amari, nel corso del quale numerose sono state le iniziative di studio ed i servizi giornalistici che lo hanno commemorato.
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