TURISMO

HomeNewsTurismo

Il luogo magico in Sicilia anche per famiglie: dov'è il sito che il mondo ci invidia

Natura, storia e archeologia si fondono per incantare i visitatori che ogni anno e ad ogni stagione decidono di visitarlo. È sito Unesco dal 2005, scopriamolo insieme

Federica Puglisi
Giornalista
  • 7 ottobre 2024

Pantalica

Uno dei siti naturalistici tra i più invidiati al mondo, dove natura, storia e archeologia si fondono per incantare i visitatori che ogni anno e ad ogni stagione decidono di visitarlo.

Sito Unesco dal 2005 insieme alla città di Siracusa, la riserva naturalistica di Pantalica è un luogo magico per le famiglie e per gli amanti della natura. Negli anni sono stati promossi molti interventi per la sua valorizzazione e tutela, per permetterne al meglio la fruizione.

Grazie ai numerosi progetti presentati dai Comuni del Val di Noto, che toccano i vari ingressi della riserva. Lavori resi possibili con i finanziamenti di un’apposita legge sui siti Unesco che periodicamente promuove bandi e assegna risorse. E proprio nelle scorse settimane il sito Unesco Siracusa e le Necropoli rupestri di Pantalica ha ottenuto un nuovo finanziamento.

Infatti, Il ministero della Cultura ha approvato e finanziato per 178 mila euro un nuovo progetto presentato dall’Amministrazione comunale, assessorato alla Cultura, per la valorizzazione del sito.
Adv
Un progetto coordinato da Guido Meli, referente per l’Unesco del Dipartimento regionale dei Beni culturali. Si tratta del secondo progetto che si aggiunge ad un altro, già in corso, finalizzato a migliorare i percorsi per raggiungere la riserva.

Il primo progetto, come spiega Giada Cantamessa, storica dell’arte curatrice dei progetti, sta riguardando il collegamento a Pantalica da Siracusa, attraverso la costa, con la zona nord, dalla tonnara di Santa Panagia, a salire verso i comuni di Floridia, Solarino, fino a raggiungere Sortino e il suo accesso alla riserva.

Il secondo progetto, quello appena finanziato, interessa invece i percorsi da Pantalica, ai comuni di Ferla, Cassaro, Palazzolo, Canicattini, fino alla riserva di Cavagrande del Cassibile, alle coste siracusane, Ognina, Plemmirio. Il cerchio, dunque, si chiude con i due progetti, con una linea del percorso che rappresenta un cuore.

Da qui il titolo "Le linee del cuore", tra mare e terra e per valorizzare il sito e la sua unicità. Inoltre, si riprenderanno gli antichi cammini, quello di Santa Sofia da una parte, fino a Sortino e quello di San Paolo dall’altra, percorsi a piedi sulle orme dei due santi.

«I percorsi sono di terra e poi due via mare – spiega Guido Meli – per valorizzare questo sito e soprattutto per permettere ai visitatori di apprezzarne la bellezza. Inoltre, vi sarà il coinvolgimento delle scuole e per garantire l’accesso alle persone con disabilità verranno comprati una barca attrezzata e un pulmino».

Alla realizzazione di questi percorsi stanno collaborando due guide ambientali, Marco Mastriani e Paolino Uccello. Il sito Unesco Siracusa e le Necropoli di Pantalica, dunque, verso un miglioramento dei servizi per promuovere un turismo sempre più vicino alla natura e alla storia di questi antichi luoghi.

«Ancora una volta la nostra Amministrazione riesce a utilizzare i contributi messi a bando ai sensi della legge 77 sui siti Unesco italiani – sottolineano il sindaco di Siracusa Francesco Italia e l’assessore alla Cultura e al Patrimonio Unesco Fabio Granata -.

Si tratta del completamento di un precedente progetto, anche esso approvato e finanziato, con il quale il nostro sito avrà la giusta valorizzazione materiale e immateriale attraverso una serie di strumenti: una nuova cartellonistica innovativa e completa.

Tre totem Unesco da posizionare agli ingressi della città e di Pantalica; un transfer mezzo di trasporto attrezzato per disabili motori che percorrerà il suggestivo tracciato storico da Siracusa alla Necropoli.

Un’imbarcazione che consentirà la visita dal mare dell’Heritage di Siracusa e la vista dei fondali anche ai soggetti portatori di disabilità; un sito web e una app per promuovere sia il sito che i suoi eventi; una pubblicazione dedicata agli studenti per spiegare e raccontare l’importanza del sito Unesco; due convegni internazionali.

Con questo progetto abbiamo posto in essere un ulteriore tassello per la piena valorizzazione della nostra più importante eredità materiale e immateriale».

E proprio il prossimo anno saranno vent’anni dal riconoscimento del sito Unesco. «Finalmente il nostro importantissimo sito – aggiungono Italia e Granata - potrà accogliere turisti e viaggiatori che percorreranno non solo le normali vie di collegamento stradale ma anche antichi e suggestivi percorsi sullo stesso itinerario utilizzato dai primi abitanti di Pantalica, lungo la meravigliosa cornice naturale del Galermi.

Siamo consapevoli di aver posto in essere un altro piccolo tassello di accoglienza per i viaggiatori e di piena consapevolezza dei luoghi per i cittadini».
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI