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"Una corona sporca di sangue": un Macbeth con i pupi

Un'interpretazione del Macbeth ideata e "cuntata" da Mimmo Cuticchio: attori e pupi vanno in scena dal 27 al 31 maggio all'ex chiesa di San Mattia a Palermo

  • 22 maggio 2015

Il talento di un grande puparo e maestro del cunto incontrano la parola di Shakespeare, e ciò che ne deriva non può che essere una creativa e avvincente: "Una corona sporca di sangue", in scena da mercoledì 27 a sabato 30 maggio alle ore 21 e domenica 31 maggio alle ore 18 nella cornice dell'ex chiesa di San Mattia a Palermo, è l'ennesima prova dell'ingegno di Mimmo Cuticchio.

Appartengono proprio a questo grande artista l'ideazione scenica, il cunto e la regia di questo spettacolo che porta sul palco un Macbeth in cui attori e pupi si esibiscono insieme in una rappresentazione immersa nella natura.

"Una corona sporca di sangue" non è il primo avvicinamento alla tragedia shakesperiana che il puparo e cuntista Mimmo Cuticchio porta in scena: dopo “Macbeth per pupi e cunto” nel 2001 e “Quella storia scozzese”, lo spettacolo è un nuovo passo nella tragedia e, al contempo, una nuova sperimentazione.

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Nata da quattro laboratori su drammaturgia, manovra, recitazione nell’Opra e cunto che Mimmo Cuticchio ha tenuto in diversi periodi, la rappresentazione vuole mettere in scena la forza distruttrice di un’ambizione sfrenata.

Tutto ruota intorno alla profezia delle streghe, che vuole che Macbeth soccomba per mano di MacDuff, ma è un inganno, e Macbeth precipita sempre più nel baratro della follia. Così i personaggi diventano la rappresentazione negativa della condizione dell’uomo di oggi.

In tutta la rappresentazione domina la natura, ed è per questo che Tania Giordano ha realizzato per i protagonisti costumi con precisi dettagli che alludono alle caratteristiche di alcune piante: l’armatura di Re Duncan richiama il cipresso, albero dei morti, Lady Macbeth è accostata alla bellissima edera che può stringere fino a soffocare.

Sulle scene, realizzate con scarti di fogliame e cortecce d’albero, i pupi interagiscono con gli attori, alcuni dei quali interpretano più personaggi, dando una carica emotiva fondamentale e restituendo il clima della tragedia.

Un crescendo di dolori, pazzia ed emozioni: Cuticchio reinventa e riadatta la parola di Shakesperare, costruendo intorno ad essa scene e azioni popolate da attori e dai pupi che essi manovrano, senza tradirne il senso ma riuscendo a trasporlo nella specificità del linguaggio del Teatro dei Pupi.

A interpretare Macbeth sarà Salvatore Ragusa, mentre Lady Macbeth sarà interpretata da Paola Pace. A Salvino Calatabiano è affidata la rappresentazione di Re Duncan, del portiere e del sicario. Giuseppe Provinzano e Librante Dino Costa (che manovrerà anche il pupo di Fleance) interpreteranno rispettivamente Macduff e Banquo, mentre le streghe/fate saranno interpretate da Tiziana Cuticchio, Simona Martelli, e Isabella Messina.

A Cesare Maschi (che manovrerà anche i pupi di Malcom e Donalbain) e Santa Buttaci vanno il ruolo del medico e della dama di compagnia. Le serve di scena saranno invece Provvidenza Padalino, Rosalia Riccobono Manianti e i combattenti Giacomo Cuticchio (che manovrerà i pupi dello stalliere, del secondo e del terzo soldato e del Barone di Ross) e Nino Cuticchio. Infine, il contrabbasso parlante sarà Lelio Giannetto.

Il costo del biglietto è di 12 euro, ed è possibile prenotare il proprio posto chiamando il numero telefonico 091.323400 o inviando una mail a pupi@figlidartecuticchio.com.

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