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Un riconoscimento per Perriera

Balarm
La redazione
  • 16 ottobre 2006

«Il Comune vuole così testimoniare la sua stima ed augurare un anno proficuo all’insegna del rigore e della qualità». In occasione dell’inaugurazione del corso della scuola di teatro “Teatès”, destinato a venti allievi attori e cinque allievi registi, il direttore della scuola, il regista e scrittore Michele Perriera ha ricevuto la medaglia del Comune dall’assessore alla cultura Tommaso Romano. «Questo riconoscimento – ha detto Romano - è una attestazione di rispetto ed un atto dovuto per quello che Palermo deve a Michele Perriera, non solo per l’attività pedagogica ma anche per l’importanza che la sua testimonianza artistica ha nella scena palermitana e nazionale».

La scuola di teatro “Teatès”, con sede ai cantieri culturali della Zisa a Palermo, è nata alla fine degli anni settanta, «quando i ragazzi di questa città non avevano alcun punto di riferimento culturale serio nel teatro. Allora decisi di intraprendere la mia ricerca, per riconoscere e rivisitare la motivazione essenziale di fare teatro nel momento in cui cominciava il decadimento in un teatro senza immaginazione, senza sangue, senza giusto dolore. Ho voluto ricostruire il rapporto vita-teatro, per riscoprire come il teatro sia una indagine senza veli nella profondità del nostro spirito».

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«Questo vi chiederò – ha detto Perriera ai suoi neoallievi – di esaltare il vostro spirito verso la conquista delle vette più misteriose del vostro essere, con impegno morale oltre che estetico. Voglio sconfiggere la pochezza dell’Accademia d’arte drammatica di Roma, alla quale molti giovani guardano e che ha formato attori straordinari, come Carmelo Bene e "un certo" Gassman, ma anche una massa di mediocri».

Le lezioni, che dureranno sei mesi e che prevedono un saggio finale, si articolano in diversi corsi, alcuni tenuti da ex-allievi della scuola: recitazione (Roberto Burgio), fonetica (Giuditta Perriera), dizione (Consuelo Lupo), movimento (Sabina De Pasquale e Giovanna Cosso), teoria della scena (Gianfranco Perriera), storia del teatro (Ignazio Romeo), e il laboratorio di Michele Perriera che lascerà molto spazio all’improvvisazione e alla creatività.
dgz.

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