TEATRO
Un fiore di cactus ricco d’amore e di risate
Concluse le feste natalizie, ecco riaprirsi il sipario del Teatro Al Massimo di Palermo (in piazza Verdi), già in fremente attesa per la prima rappresentazione in cartellone del nuovo anno. Dopo aver visitato i palcoscenici di New York, Parigi e Broadway ed aver avuto successo nelle sale cinematografiche agli sgoccioli degli anni Sessanta, torna in Italia una divertentissima commedia in due atti nata dal genio di Pierre Barillet e di Jean-Pierre Grèdy: “Fiore di cactus”. Lo spettacolo, quarto appuntamento della stagione, una produzione di Mario Chiocchio con la regia di Tonino Pulci (anche traduttore e adattatore del testo) andrà in scena dal 19 al 29 gennaio. Gli attori protagonisti sono Edoardo Siravo e Brigitta Boccoli, e saranno accompagnati da Cecilia Cinardi e Simone Vaio e poi ancora da Mimmo Chianese, Carlo Allegroni e Paola Cerimele sulle scene realizzate da Giorgio Ricchelli. Tutti indosseranno i costumi di Sabrina Chiocchio. La commedia, pezzo forte del teatro brillante per la presenza di equivoci e situazioni tragicomiche, tratta la vicenda di Giuliano Foch (interpretato da Edoardo Siravo), dentista scapolo e gran collezionista di storie d’amore, che per evitare eccessivi coinvolgimenti s’inventa una moglie e tre figli. Tonia (Cecilia Cinardi), la sua ultima fiamma, tenta inaspettatamente il suicidio per amor suo, venendo salvata dal vicino di casa Igor Polanski (Simone Vaio). Per il rimorso, Giuliano si convince a prometterle di divorziare e sposarla.
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