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Turisti a Palermo: "Use-It" la mappa creativa della città
È online "Use-It", mappa in lingua inglese per aumentare il flusso turistico dei giovani europei spiegando e consigliando una Palermo diversa dai percorsi istituzionali
Aprendo la mappa (clicca qui per visualizzarla) tutto appare immediatamente chiaro: una bella mappa dettagliata e gratuita in lingua inglese mette insieme gli angoli meno conosciuti della città, e non solo: la unisce ad una rete europea, perché il filo di “Use-It” parte da Bruxelles e si dirama per il continente.
La mappa di Palermo è stata curata dettagliatamente dai giovani del Re Federico Cowork, che si sono occupati di disegnarla e di “viverla” in prima persona per una resa ottimale.
A darle vita hanno contribuito il Caravanserai, promotore dell'iniziativa, e il Comune di Palermo, che ha finanziato il progetto facendo sì, per altro, che la mappa non si limiti ad essere consultabile online: verrà stampata e distribuita in oltre 50.000 copie e i giovani viaggiatori europei potranno trovarla sia all'interno del Re Federico Coworking e del Caravanserai che in diversi infopoint allestiti dal Comune.
Grazie ad un dizionario dello street food e al continuo aggiornamento della mappa, il turista potrà essere informato a 360° gradi non solo sul versante culturale, ma anche su quello più “curioso”: già da adesso è possibile “scoprire” i movimenti dei lapini dello sfincione, o dove trovare alcuni dei personaggi più interessanti di Palermo.
Visualizzando la sezione "market" è infatti possibile trovare la descrizione di Rocky, "the king of Vucciria", e del suo famoso pane con la milza, oppure scoprire dove si trova la donna che vende le uova fresche in quel di Ballarò.
Non è tutto qui: grazie all'apposita sezione "5 minutes of history" il turista potrà venire a conoscenza di alcuni dei momenti clou della storia di Palermo appositamente resi in "pillole": poche righe per un'infarinatura che consente di conoscere meglio la città.
Giuseppe Arici, Dario De Benedictis, Valentina Mandalari, Valeria Megna ed Ettore Oddo, questi i nomi degli architetti coinvolti nel progetto, hanno dunque dato vita non solo ad una mappa, ma anche ad un vero e proprio percorso di tradizione popolare e di particolarità made in Palermo. Da non perdere neanche se si è dei palermitani doc!
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