Trenitalia dice che sono puntuali: sì ok, ma il problema dei treni siciliani è la lentezza
Oltre tre ore e mezza per andare a Catania e oltre quattro ore per andare a Trapani: Per molti siciliani quello della puntualità è il problema minore se parliamo di treni

Ma la realtà dimostra come il vero problema non sia la puntualità, bensì la percorrenza prevista per alcune tratte siciliane. Per fare un esempio, la tratta Palermo – Catania prevede oltre tre ore di percorrenza (3 ore e 39 minuti), troppe per chi ogni giorno si sposta per motivi di studio o di lavoro.
Due ore e cinquantadue minuti invece per arrivare a Messina, sempre da Palermo: nemmeno 200 chilometri (191, per l'esattezza). E quattro ore, sette minuti e un cambio per andare fino a Trapani, che da Palermo dista 107 chilometri.
Intanto si registra, dall’indagine demoscopica condotta lo scorso novembre da una società esterna al gruppo delle Ferrovie dello Stato, un miglioramento del giudizio che i passeggeri hanno dato al servizio offerto da Trenitalia, sia in termini di comfort e sia nella permanenza a bordo.
Il confronto, rispetto ai dati registrati nel novembre 2016, registra un ipotetico miglioramento nella pulizia e nella puntualità dei treni, cosi come nelle informazioni a bordo treno.
Scorre cosi in secondo piano il disagio registrato negli ultimi anni dai pendolari siciliani, costretti a percorsi dalla durata insostenibile, con servizi alla persona del tutto mancanti.
Ma la Regione Sicilia e Trenitalia sono pronte a stipulare un nuovo contratto di servizio ed è previsto inoltre un aumento dei biglietti e abbonamenti pari al 3,5% annuo.
Alla notizia dell’accordo c’è chi risponde «Qui se vogliamo rimettere i siciliani sul treno ci vogliono parecchi lavori e soldini», o chi più tristemente commenta «Ci credo poco che sarà realizzato qualcosa di utile».
Un esempio? L’abbonamento mensile per una fascia di 40 chilometri passerà da 61 euro a circa 90 euro entro il 2026, come dichiara il coordinatore Giosuè Malaponti.
La speranza è che gli aumenti comportino maggiori investimenti per migliorare il trasporto sul territorio, cosi come il numero di convogli circolanti e servizi mancanti come il WI-FI a bordo treno e dispositivi telefonici per le informazioni all’utenza.
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