MUSICA
Toretta Stile: quando il trash va di moda
Quante volte è capitato di sorprendersi a canticchiare le sigle di vecchi cartoni animati o di canzoni culto degli anni settanta/ottanta, che magari ai tempi era impensabile poter ascoltare su una pista da ballo? Nostalgia? Forse, ma due ragazzi romani, Corry X e Luzy L (al secolo Corrado Buonelli e Luciano Levrone), hanno costruito la loro fortuna proprio su quelle canzoni, ideando il progetto Toretta Stile con il quale sono pronti a far ballare anche i Palermitani: venerdì 27 ottobre saranno infatti protagonisti sul palco del Bier Garten di Palermo (viale Regione Siciliana 6469, ingresso gratuito, inizio ore 22) nell’ambito del contenitore artistico "Officine" (nato dalla collaborazione tra Bier Garten, Exodus Agency e Terza Riva).
Perché Toretta, con una erre sola, alla romana? Perché tutto nasce otto anni fa in una torre, ora adibita a sala da thè, del centro sociale romano Forte Prenestino. Nessuno sa più bene come il trash si manifesti, cosa sia e dove vada realmente pescato. Una delle poche certezze è che tutti possono chiamare trash qualsiasi cosa cozzi contro la propria personale visione del mondo. Se però qualche canzone è in grado di riabilitare gli anni ottanta del Festival di Sanremo e anzi, di farli rimpiangere come si farebbe per un'epoca dorata, parlare di trash e appiattimento del gusto collettivo potrebbe essere scivoloso.
Non basta però mescolare Goldrake e Renato Zero per fare una buona serata. Il segreto è nello stile delle selezioni; la successione dei brani ha un senso e un ritmo, e difatti il punto nevralgico sono i generi. Quindi, mai passare di scatto da "E la luna bussò…" della Bertè a "Sheena is a punk rocker" dei Ramones, ma arrivarci per passaggi. I deejay Corry X & Luzy L conducono il pubblico in un viaggio attraverso gli anni sessanta (surf, beat), gli anni settanta (70's funk'n'disco), gli anni ottanta (new wave, electro-pop), arrivando ad oggi, con divertentissime divagazioni trash ("itagliani", cartoon soundtracks). In fondo si tratta solo di riproporre il peggio e il meglio di quanto abbiamo sentito, un viaggio sonoro tra quello che davvero è rimasto dei nostri ascolti. Contro il logorio della vita moderna forse il Toretta Stile è più utile di un amaro…
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