ATTUALITÀ
Timidi segnali di ripresa: Palermo tenta di "rialzarsi"
Secondo le stime del Suap, l'economia locale registra piccoli segnali di rimonta e inversioni di trend: più bar, supermercati, attività ricettive e bed and breakfast
Sempre più spesso sentiamo dire che in Sicilia, ancor di più rispetto al resto d'Italia, la crisi continua a perseverare: è sempre lì, dietro l'angolo, l'ecatombe di librerie, ristoranti, bar e negozi di abbigliamento.
La ripartenza però non è così lontana come sembra: ad alleviare il nostro pessimismo, alcuni piccoli e labili segnali di ripresa. Secondo i dati elaborati dallo Sportello unico per le attività produttive (Suap), è stata registrata una timida inversione di tendenza, pronta a far rinascere le speranze per l'Isola.
I numeri sono interessanti, maggiormente se rapportati ai dati forniti per gli anni precedenti: nel 2015 le aperture salgono a 4.305 e le chiusure scendono a 1.817. Sono soprattutto le grandi strutture, tra cui rientrano in parte anche i supermercati, a passare da 14 a 22 aperture nell'arco di un anno. Effetto di questi dati positivi, è la conseguente diminuzione delle chiusure.
Anche i settori più tradizionali registrano un segno più e si inseriscono in una posizione di netto miglioramento rispetto al 2014: per il settore primario, nel 2015, ci sono state 53 aperture e nessuna chiusura.
Inversione di tendenza perfino per le forme speciali di commercio: a Palermo aprono più agenzie di affari e autorimesse. Si trova in una fase di rimonta anche il settore del trasporto di alimenti, con 74 nuove aperture rispetto alle 47 dell'anno precedente.
L'economia siciliana sembra rialzarsi poco a poco. Al di là degli atteggiamenti eccessivamente pessimisti o quelli di totale positività, questo trend, se perpetrato nel tempo, potrebbe essere determinante per la rinascita della nostra terra.
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