FOOD & WINE
"Terre della Baronia": tra 10mila vini in gara il campione del mondo è siciliano
Il "Terre della Baronia" rosso deve il suo nome al terroir unico in cui vengono coltivate le viti: nove aree e sub aree, in cui si trovano le porzioni di vigneto
Per degustare i 9.080 vini in gara sono stati necessari: 2.400 calici, 2.000 litri d’acqua e 2.000 panini. La giuria di 320 degustatori, tra sommelier, giornalisti specializzati ed esperti di settore provenienti da 50 paesi, ha lavorato incessantemente per tre giornate.
La Sicilia porta a casa una Menzione speciale e un ricco bottino di medaglie in un contesto internazionale molto competitivo. Fra queste ben 6 gran medaglie d’oro, 18 medaglie d’oro e ben 39 medaglie d’argento.
Su tutte le aziende siciliane svetta l’Azienda Agricola G. Milazzo di Campobello di Licata che conquista ben 11 medaglie divise fra varie tipologie di vino. Il "Terre della Baronia" rosso, un vino biologico ottenuto da due vitigni autoctoni (Nero d’Avola e Perricone), si aggiudica il punteggio più alto nella categoria dei rossi.
Il "Terre della Baronia" rosso deve il suo nome al terroir unico in cui vengono coltivate le viti: nove aree e sub aree, in cui si trovano le porzioni di vigneto di area Munti che sono state scelte proprio perché più ricche di sostanza organica e di struttura, e di un profilo argilloso che esalta l’espressione del territorio regalando una particolare ricchezza gustativa e olfattiva.
Qui sono state impiantate delle selezioni clonali di Nero d’Avola che ogni anno danno risultati straordinari. Per il 2018 l'appuntamento è in Cina.
Il Concours Mondial de Bruxelles ha scelto il distretto di Haidian, Pechino, per la sua 25ª edizione, che si svolgerà dall’11 al 13 maggio 2018.
Per la prima volta nella sua storia, il concorso itinerante ha scelto un paese extraeuropeo. La decisione è stata annunciata durante la cerimonia di chiusura dell’edizione 2017, quando il sindaco di Valladolid, Oscar Puentes, ha solennemente consegnato il calice da vino ufficiale del Concours Mondial a Mingjie Chen, Vicesindaco del distretto di Haidian, a Pechino.
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