TEATRO
Storia di Beppe Schiera, cantore di una città in fiamme
Eroe ironico e beffardo, simbolo di una città che non si piega agli ordini, nella Palermo del fascismo e della guerra dove il fuoco illuminava la città con i bombardamenti, Giuseppe Schiera accendeva gli animi dei suoi concittadini con le sue frasi ed espressioni. A lui, poeta di strada che partoriva parole in un periodo in cui non c'era libertà, è dedicato lo spettacolo teatrale “C’era e c’era…Giuseppe Schiera” e la “Moglie di Giuseppe Schiera”, entrambi testi di Salvo Licata, allo spazio Nuovo Montevergini a Palermo (in piazzetta Montevergini) in scena dal 22 al 25 febbraio alle 21.15. Lo spettacolo, diretto da Pippo Spicuzza, musicato da Rosemary Enea del gruppo Al-Madina che con la sua fisarmonica suona brani dell’epoca fascista, ed interpretato da Stefania Blandeburgo e Giorgio li Bassi, fa parte del progetto “PalermoMia”, festival sul teatro di Salvo Licata, promosso dal Comune di Palermo in memoria del giornalista e drammaturgo palermitano scomparso sei anni fa. Un'iniziativa e che coinvolge attori, registi e scenografi che hanno lavorato con lui, tra i quali proprio Giorgio li Bassi. Con la rappresentazione de “Il trionfo di Rosalia” nel luglio 2005, seguita da “Ohi bambulè!” e “La fame”, la rassegna ha inaugurato, a sua volta, il nuovo spazio Montevergini, definito dal sindaco Diego Cammarata “La casa del teatro Palermitano”, dove si presenta un nuovo allestimento del lavoro sul singolare personaggio.
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