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"Sherbeth Festival", tre vincitori e tanti gusti

Sherbeth Festival, la kermesse dedicata al gelato, è volta al termine, con l'attribuizione del premio internazionale “Procopio dei Coltelli”

Balarm
La redazione
  • 22 settembre 2009

Chiude i battenti, per quest'anno, nell'entusiamo generale, lo Sherbeth Festival, l'evento interamente dedicato al gelato artigianale, tra momenti di degustazione e di intrattenimento. A detta di tutti, l'iniziativa oltre a deliziare i palati, come poteva d'altronde essere ampiamente previsto, ha vivacizzato il centro storico di Cefalù, in un momento in cui stimolare il turismo e le attività di spettacolo e cultura (anche cultura popolare e gastronomica), risulta prerogativa imprescindibile, anche dopo l'estate. Circa 150 mila presenze di visitatori provenienti da tutta Italia e dall’estero e 20 mila kg di gelato prodotto. Pistacchio, cannella, granita di gelsi rossi, e sapori più inconsueti, tra cui il torrone spagnolo, la pardula sarda e il sorbetto al limone e basilico, tipica specialità libica, e anche il gelato raffreddato con l’azoto liquido (della gelateria “Sanelli” di Salso Maggiore Terme), un metodo all’avanguardia che utilizza l’azoto per la mantecatura della miscela, piuttosto che additivi.

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In questa occasione, è stato attribuito il premio internazionale “Procopio dei Coltelli”, intestato al maestro gelatiere palermitano Procopio, che nel 1686 aprì a Parigi il “Café Le Procope”, lanciando la moda della degustazione di acque gelate e sorbetti alla frutta apprezzati da scrittori, politici e filosofi tra i quali Danton e Voltaire. Il premio internazionale è stato consegnato al gelatiere Santo Musumeci, titolare della gelateria “Musumeci” di Randazzo (Catania), che si è aggiudicato la vittoria con il gusto “Sapori di terra mia”. «La mia fortuna è stata di avere imparato il mestiere con un vecchio gelatiere, quando si utilizzavano prodotti naturali», ha spiegato Musumeci ricevendo il riconoscimento per un gusto nuovo, realizzato con cioccolato di Modica e arance.

Al secondo posto si è classificato con il gelato anice di Giuseppe Cuti, della gelateria “Al gelatone” di Palermo; terzo classificato Alberto Marchetti (gelateria “Marchetti” di Torino), che ha presentato il gusto mandarancio. A decretare i tre vincitori è stata una giuria di esperti presieduta da Gilles Breuil, direttore del “Café Le Procope” di Parigi, e i premi sono stati consegnati in piazza Duomo durante una cerimonia presentata dal giornalista e scrittore Gaetano Basile, alla presenza del presidente della Provincia di Palermo, Giovanni Avanti, e il sindaco di Cefalù, Giuseppe Guercio. Allo Sherbeth Festival, lo ricordiamo, hanno preso parte gelaterie artigiane provenienti da Sicilia, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna, Giappone, Israele, Marocco, Libia, Spagna e Albania.

Diversi e raffinati i gusti presentati, che vanno dal pistacchio al limone di Sicilia fino ad arrivare ai sapori più inconsueti per i consumatori come l’asperum del Friuli Venezia Giulia, l’halve pistacchio d’Israele, passando per le cremose granite siciliane, i sorbetti al limone e basilico, il gusto nero d'avola, a base di Nero d’Avola, elaborato dall’azienda vinicola Centopassi dell’Alto Belice corleonese e prodotto con materie prime da coltivazione biologica provenienti dai terreni confiscati alla mafia. Lo Sherbeth festival è stato organizzato dalla Iris Communication di Palermo in collaborazione con il Comune di Cefalù, sotto la direzione di Antonio Cappadonia, maestro gelatiere di Cerda. Alla manifestazione hanno partecipato anche gli studenti dell'Istituto professionale per i servizi alberghieri e la ristorazione (Ipsar) “Pietro Piazza” di Palermo che hanno coadiuvato i gelatieri, nell'ambito di uno stage formativo.

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