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Sguardo sui "Mercati storici di Palermo"

Balarm
La redazione
  • 12 maggio 2008

I mercati tradizionali di Palermo sono ancora oggi luoghi vivi e attivi, rispondono sia al bisogno primario dell’approvvigionamento di beni di prima necessità e non solo a basso prezzo, sia perché si ritrova nel mercato quel rapporto con il commerciante ormai del tutto perso con i supermercati. I mercati hanno un'anima ed è quella che ha cercato di cogliere Giacomo Bordonaro nella sua mostra fotografica “I mercati storici di Palermo” esposta al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino che ha sede nell’omonima piazzetta a Palermo (ultima traversa di via Butera) con un contributo della Fondazione Ignazio Buttitta. La mostra rimarrà aperta fino al 24 maggio e sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30, il sabato dalle 9 alle 13. Il costo del biglietto d’ingresso è di 5 euro e 3 euro ridotto. Giacomo Bordonaro è un giovane e promettente fotografo, che attraverso un reportage durato alcuni anni, mette in mostra una sua visione dei mercati storici di Palermo. L’uso dello spazio determina l’identità di un luogo. La vita all’aperto, quella davanti le abitazioni, è interessante capire come viene vissuto lo spazio facendo, ad esempio, una distinzione di sesso e genere: le donne ‘abitano’ prevalentemente i cortili e le vie antistanti le proprie case; gli uomini si appropriano di spazi esterni come i mercati che, oltre a essere luogo di scambio, costituiscono anche luoghi per soli uomini (taverne, osterie, bar ecc.) all’interno delle quali si riuniscono e svolgono una intensa vita comunitaria. Tutto questo, mescolato agli odori, ai colori, ai rumori, fanno dei mercati dei luoghi culturali.
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