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Segni di civiltà: una foto-logo per Addiopizzo

Lo scatto è affidato a Sandro Scalia che, a venti metri d'altezza, dirigerà opportunamente la folla con l'ausilio di un megafono per comporre la coreografia

  • 3 aprile 2009

Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità, con questa frase scritta su dei lenzuoli il comitato Addiopizzo cominciò la grande avventura che da quattro anni porta i commercianti a liberarsi dal giogo del pizzo. Oggi sono più di trecento i commercianti che non pagano il pizzo, e, proprio per dare l'idea di un "intero popolo" si è pensato di lanciare una nuova campagna pubblicitaria che coinvolgesse gli studenti, tra cui quelli che lo scorso anno hanno realizzato i "fortini della legalità", i commercianti, ma soprattutto, i consumatori.

È per questo che tutta la cittadinanza è chiamata a raccolta sabato 4 aprile alle 9 in Piazza Magione a Palermo. L'intento è quello di creare sul prato di piazza Magione il logo del consumo critico, largo trenta metri di diametro, per realizzare una foto di gruppo che diventerà il nuovo soggetto della campagna pubblicitaria di consumo critico chiamata "Segni di civiltà", che sarà lanciata il prossimo 15 maggio alla Festa Pizzo Free. Lo scatto è affidato al fotografo Sandro Scalia che, a venti metri d'altezza, dirigerà opportunamente la folla con l'ausilio di un megafono per comporre la coereografia, mentre l'ideatore dell'iniziativa è il grafico che da sempre segue e accompagna il comitato in ogni iniziativa, Fausto Gristina.

Saranno così centinaia gli studenti, consumatori e imprenditori, che si ritroveranno nuovamente insieme, uniti da un obiettivo comune: quello di sconfiggere la piaga del pizzo e infondere fiducia in altri commercianti per farli denunciare, sempre più numerosi, i loro estorsori. Così, ancora una volta è piazza Magione, nel cuore di Palermo, il luogo scelto dal comitato Addiopizzo per dar via ad un'altra iniziativa: un luogo abusato, sventrato dai bombardamenti dell'ultima guerra prima e dal degrado dopo, che cerca oggi di risorgere dalle sue ceneri e di diventare un simbolo dell'antimafia. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.addiopizzo.org.
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