ATTUALITÀ
Se il parcheggio diventa diritto...del parcheggiatore
A Palermo un posteggiatore abusivo beccato dai vigili urbani li aggredisce e danneggia con calci e pugni la loro auto. L'ultimo blitz appena 3 giorni fa
Esattamente quello che è accaduto oggi pomeriggio in via Croce Rossa, davanti all'ingresso dell'ospedale "Villa Sofia". La cronaca racconta di un parcheggiatore abusivo, in servizio (come accade spesso di vederne) davanti al varco principale dell'ospedale, bloccato dalla polizia municipale proprio mentre invitava gli automobilisti a lasciare le auto in sosta al centro della carreggiata, e ad affidarsi, evidentemente, alla sua attenta custodia.
Gli agenti lo hanno interpellato sulla sua attività, ma alla richiesta dei documenti l'uomo (un 53enne residente allo Zen) è andato su tutte le furie, minacciando e aggredendo i vigili con calci e pugni e danneggiando, nel suo accesso di rabbia, anche l'auto di servizio della polizia municipale.
Epilogo inevitabile: per l'uomo è scattata una denuncia per resistenza e minacce a pubblico ufficiale e per danneggiamento. Oltre alla multa da 726 euro per l'esercizio abusivo di posteggiatore.
Solo un episodio, si, tra i tanti che la cronaca della strada ci offre a Palermo: del resto l'ultimo blitz anti-abusivismo in città risale appena a tre giorni fa, quando decine di parcheggiatori abusivi sono stati individuati e bloccati tra piazza Magione (una delle mete più gettonate della movida palermitana) e la zona del Velodromo, in quell'occasione affollata dai fan di Laura Pausini e di Claudio Baglioni. Per "guardare" un'auto c'era chi chiedeva fino a 5 euro.
Strana città, non c'è dubbio. Capace di rendere possibile l'impossibile. Anche nelle piccole cose, che però contano eccome. Un parcheggio, che sarà mai. Eppure lo usiamo e lo cerchiamo tutti i giorni. Paradossale che i palermitani siano (probabilmente) tra i pochi al mondo disposti ancora a tollerare e a pagare un parcheggiatore abusivo anche quando non ce ne sarebbe bisogno. Perchè ci si trova in un parcheggio gratuito, magari. O perchè il distributore dei ticket per le zone blu si trova a due passi.
Piccole cose e grandi paradossi di una strana città.
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