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Scacchi: il record è della palermitana Tea Gueci

La dodicenne palermitana è la più giovane italiana di tutti i tempi a conquistare lo scudetto femminile: vince il titolo di campionessa italiana assoluta

  • 30 luglio 2012

“Tra tutti i pezzi della scacchiera il cavallo è il più importante perchè è l'unico pezzo che può scavalcare gli altri” diceva Anatolij Karpov. Come la mossa del cavallo, è stata una scalata audace anche quella della giovanissima palermitana Tea Gueci, diventata campionessa italiana assoluta conquistando il suo primo scudetto nel campionato italiano femminile. Un record mai visto prima: è la più giovane italiana di tutti i tempi a conquistare lo scudetto femminile. Dodici anni, una curiosità sconfinata e gli occhi di chi ha il dono lungimiranza riuscendo a vedere più lontano degli altri.

La conquista dello scudetto nel campionato italiano femminile, l'ha vista affrontare al Grand Hotel Terme di Acqui Terme avversari di tutta Italia, professinisti degli scacchi che ad ogni partita hanno messo in atto le migliori tecniche e capacità di visione che però non sono bastate ad avere la meglio su Tea. Un amore il suo che l'accompagna già da sei anni, quando incuriosita da questo gioco esercitato dal padre si avvicina alla scacchiera insieme alla sorella Laura - che allo stesso campionato è arrivata seconda - per impararne i nomi, le mosse i segreti.

Una volta iscritta nel 2006 al circolo "Alfiere di Re" di Palermo, arrivano subito i primi titoli di campionessa provinciale e regionale per la fascia di età Under 8 rinnovando il primato di anno in anno. Dopo essere stata campionessa italiana under 10 nel 2009 e under 12 nel 2011 arriva la scelta che fa la differenza e che meglio racconta lo stile, la verve e l'intelligenza di Tea: stupisce tutti la dodicenne con una decisione tanto audace quanto ragionata, decidendo di giocare il campionato italiano giovanile nella sezione Under 14 maschile e rinunciando quindi al torneo riservato alle ragazze: «Avrei avuto la possibilità di concorrere con molte più persone forti perché nella sezione maschile ci sono molti più iscritti di quella femminile. Didatticamente avrei imparato di più».

Tea, che oltre agli scacchi mostra di avere mille altre passioni, dalla pallavolo alla lettura - “L’eleganza del riccio”, il suo ultimo libro letto - a noi che chiediamo qual è per lei il pezzo più importante degli scacchi, risponde dopo averci riflettuto un po': «l'Alfiere, perchè muovendosi in diagonale ha più possibilità». Un pezzo leggero e capace di aprirsi a più soluzioni, proprio come Tea, che a dodici anni è stata già capace di concedersi molte più sfide di qualunque ragazzina della sua età.

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