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Sant'Erasmo cambia volto e diventa "ecomuseo diffuso"

Nei piani del Comune di Palermo la creazione di una rete partecipata di tre musei: l'ex deposito locomotive di Sant'Erasmo si prepara per ospitare attività culturali

  • 3 agosto 2013

Da stazione ferroviaria a museo: l'ex Ex Deposito Locomotive Sant'Erasmo, a Palermo, si prepara a cambiare volto, a seguito dell'approvazione dell'atto di indirizzo dedicato proprio alla sua gestione e valorizzazione. Nei piani del Comune, la creazione dell'Ecomuseo "Mare Memoria Viva", nuova istituzione culturale inserita in un più ampio progetto di recupero della costa.

Itinerari costieri, attività culturali e partecipazione: si tratta tecnicamente di un "Ecomuseo Urbano diffuso" perché lo scopo è quello di promuovere una gestione partecipata dei beni, tramite un approccio basato su partecipazione e cura del territorio.

A tal proposito sono invitati a partecipare cittadini e associazioni di quartiere. L'inizio di tutto sarà proprio l'allestimento degli spazi di Sant'Erasmo: nelle intenzioni delle istituzioni il museo "Mare Memoria Viva" non deve essere un semplice spazio espositivo, bensì di aggregazione culturale, in un percorso che parte dal passato per agire in positivo sul presente.
L'ex deposito locomotive sarà una delle tre sedi del museo diffuso, insieme al Real Arsenale Borbonico e alla Tonnara di Vergine Maria: al loro interno ci saranno allestimenti multimediali, video-installazioni e ambienti interattivi, derivanti da un lavoro di ricerca durato quasi due anni, fatto di foto, video e interviste. "Mare Memoria Viva" è un progetto nato dal rapporto di partenariato tra l'assessorato alla Cultura e l'associazione Clac (Centro Laboratorio Arti Contemporanee) e per la prima volta si utilizzano fondi privati per la creazione di una istituzione pubblica, in collaborazione con numerosi enti ed istituzioni.

«Con questa nuova iniziativa – hanno commentato il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Francesco Giambrone - si arricchisce la rete museale della città e si rafforza anche quella culturale che portano alla concreta costrizione di nuovi elementi per la candidatura di Palermo a Capitale Europea della Cultura 2019 oltre ad aggiungere nuovi traguardi per il recupero della Costa Sud su cui sta lavorando l’intera Giunta».
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