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Raccontando il grottesco dell’esistenza

Il laboratorio residenziale si è realizzato nell’estate del 2003, su iniziativa di Turi D’Anca e con l’intensa partecipazione della sua popolazione di Resuttano

  • 3 febbraio 2004

Calare Checov nella realtà di Resuttano (provincia di Caltanissetta), fondere la Compagnia Teatro di Fuori con gli abitanti del paese siciliano, gli anziani, i bambini, gli uomini, le donne e la loro memoria, è stata l’esperienza di “Cechoviana Sicilianità”, laboratorio residenziale dal quale è nato, come primo ciclo di rappresentazioni, “I sottomessi”, che andrà in scena dal 3 al 10 febbraio al teatro delle Sedie, in via Lungarini 35/37 a Palermo.

Il laboratorio residenziale si è realizzato nell’estate del 2003, su iniziativa di Turi D’Anca e della Compagnia Teatro di Fuori con l’intensa ed entusiastica partecipazione delle autorità di Resuttano e della sua popolazione. Sono stati 40 giorni in cui il teatro si è riversato nelle strade e nelle piazze, e gli spettatori diventavano attori in un continuo e creativo scambio di parti. Il merito di Checov, di cui si celebra quest’anno il centenario della morte, era quello di rappresentare la realtà, di descrivere il grottesco dell’esistenza, le meschinità borghesi, la povertà morale dei nobili. Ed a Resuttano Cechov è stato sicilianizzato.

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Il lavoro è stato condotto sui nove atti unici dello scrittore russo che sono stati riallestiti in tre cicli: “I sottomessi”, “I falliti” e “DisAmuri”, ognuno comprendente una trilogia. Al teatro delle sedie si inizia martedì 3 febbraio alle 21,30 con la rappresentazione di “I sottomessi”, storie di uomini “ridotti all’ubbidienza” dalle rispettive mogli o dal fascino del gentil sesso. “Sul danno del tabacco”, “Mischinazzo” (da Tragico suo malgrado) e “U' Grezzu” (da L'Orso), i titoli degli spettacoli di questo primo ciclo, che vedrà in scena Nicolà Schiavo, Rita Ciminnisi, Rosaria Buffa, Turi D’Anca, Eleonora Leto, Thèrese Pecora, con le musiche di Gandolfo Pagano e la regia di Turi D’anca con l’assistenza di Thèrese Pecora.

Con “Cechoviana Sicilianità”, oltre a ricordare i cento anni dalla morte di Cechov, si festeggia anche il primo compleanno del teatro delle Sedie, celebrando la r-esitenza di questo spazio aperto alla ricerca e la formazione. Le repliche continueranno fino a martedì 10 febbraio (sempre alle 21,30). Gli allestimenti sono per un numero limitato di 25 persone a sera e prevedono una partecipazione attiva del pubblico. I prenotati avranno precedenza d’ingresso sino a 15 minuti prima dell’inizio della  rappresentazione. Informazioni e prenotazioni: 340.6438239, 347.6706474, 333.3834052. E-mail: teatrodifuori7@libero.it o teatrodifuori3@virgilio.it

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