Prima di tutto Afterhours

“Ho perso il gusto. Non ha sapore. Quest'alito di angelo che mi lecca il cuore”. Sono alcuni dei versi di “Quello che non c’è”, brano di apertura dell’ultimo disco degli Afterhours, che venerdì 2 luglio alle 21.30 saliranno sul palco allestito all’interno della Fiera del Mediterraneo di Palermo in occasione del Tribe Music Festival organizzato dalla Exodus Agency. Non si tratta soltanto di un Manuel Agnelli (voce) meno caustico e più edificante, l'intimismo che trapela all'ascolto di questo concentrato di spirito è il frutto di una mirata concertazione dei suoni. La svolta è soprattutto nella musica, da Ciccarelli (tastiere) a Prette (batteria) c'è la ricerca di un timbro post-rock. I musicisti si lasciano alle spalle il grunge ed il punk che caratterizzavano i lavori precedenti per insistere sulla forma canzone di “Non è per sempre”, accompagnando le liriche immaginifiche con riffs morbidi e disturbandole con loops elettronici e feedbacks insidiosi.

Dopo l'uscita dal gruppo del chitarrista Xabier Iriondo, la band “cambia rotta, cambia stile” e se è vero che il 2004 è un “anno bisestile” come il 1996 della profetica strofa questo concerto potrebbe rivelarci degli Afterhours più maturi anche dal vivo. Infatti, le prime date con la line-up priva di una chitarra li hanno colti nell'imbarazzo, lasciando qualche perplessità nel pubblico che ascoltava per la prima volta i pezzi riarrangiati, ma adesso che la nave si è assestata sulla nuova rotta e Capitan Agnelli ha ripreso il totale controllo del timone “Dentro Marilyn”, “Non sono immaginario” e “Bye, bye Bombay” risuoneranno di un nuovo vigore. “Quello che non c'è” si perde un concerto che parla di lui, quindi esserci è imperativo. L’ingresso al concerto costa 10 euro al Box Office di Ricordi (via Cavour 133, Palermo), Ellepì dischi (via Libertà 29/c, Palermo), Track dischi (via XX Settembre 4, Palermo).