LIBRI
“Portella della Ginestra”: scrittura e teatro d’impegno civile
La forza della memoria per non commettere più gli stessi errori e agire in modo consapevole nella realtà che ci circonda. Questo è lo spirito che anima il poema di Beatrice Monroy intitolato "Portella della Ginestra. Indice dei nomi proibiti". Un libro che affronta una delle pagine più dolorose e buie della storia dell’Italia post-unitaria,viva nell’immaginario collettivo, guardando da una prospettiva diversa alla prima strage di stato che si consumò nelle campagne vicino Piana degli Albanesi il primo maggio del 1947. L’opera, presentata il 4 novembre a Palermo presso la libreria Broadway di Via Rosolino Pilo, è stata messa in scena da Gigi Borruso e dalla Compagnia dell’Elica il 5 e il 6 novembre presso il teatro Montevergini di Piazza Montevergini, 8. A Portella, ai suoi morti, al coraggio di questi eroi inconsapevoli, a questi contadini che volevano terra per sé e per i propri figli, dobbiamo tutto. Il lavoro dell’autrice che ha visitato i luoghi e ascoltato le testimonianze di chi è sopravissuto a quegli eventi gioca tutta la sua narrazione facendo parlare quei “nomi proibiti”, quegli undici morti e ventisette feriti, dando voce alle cose, ai luoghi alle campagne, agli armenti e ai sentimenti contrastanti di vita e morte, di gioia e dolore che fecero parte di quella vicenda.
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