Perturbazione, indie-pop sul filo della malinconia
Dal momento in cui si formano, i Perturbazione passano anni tra sale prove improvvisate, concerti avventurosi e ripetuti cambi d’organico, nel corso dei quali il quartetto (Tommaso Cerasuolo voce, Stefano Milano basso, Rossano Lo Mele batteria e Gigi Giancursi chitarra) si stabilizza con l’ingresso in pianta stabile di Elena Diana al violoncello (1994) e del fratello di Rossano, Cristiano, alla chitarra (1998). Nel corso di questo periodo è scarna l’attività discografica. La band inizia suonando cover (anche canzoni di Screaming Trees, Pearl Jam e Rage Against the Machine!!!) e comincia a scrivere pezzi propri solo dal 1992. Nell’anno successivo arriva il primo demo, che tutti chiamano “I tagli del maiale” ed è cantato in inglese. Nel 1996 esce il singolo “Corridors/A Huge Mistake”, che riceve un’ottima accoglienza dalla rivista specializzata Rockerilla. L’incontro con John Vignola segna una svolta: il giornalista-discografico decide infatti di produrre per la sua etichetta On/Off il debutto dei Perturbazione, “Waiting to Happen”, che esce nella primavera del 1998. A distanza di pochi mesi arriva la svolta con l’ep “36”, che segna il passaggio all’italiano in tutti i pezzi tranne uno.
Il successo nazionale, però, arriva con l’album del 2002 “In circolo”, prodotto da Fabio Magistrali (Bugo, A Short Apnea, Marta sui tubi). A trascinare il lavoro è soprattutto il singolo “Agosto”, il cui video a cartoni animati viene trasmesso in heavy rotation sulle televisioni musicali. Nelle loro composizioni i Perturbazione cercano di coniugare un’attitudine indie con la canzone d’autore italiana. Il pop costruito su atmosfere intime, tra tappeti di chitarre e violoncello, lascia a volte spazio a pezzi più rockeggianti e scanzonati. Se “Agosto” è malinconica sin dall’attacco (“Agosto è il mese più freddo dell’anno”), “Mi piacerebbe” allenta la tensione in un testo pieno di (auto)ironia, caratteristica niente affatto estranea al patrimonio genetico della band. L’introspezione e la costruzione raffinata dei pezzi caratterizzano anche il nuovo album, “Canzoni allo specchio”, uscito su Mescal e prodotto da Paolo Benvegnù, ex Scisma e nome di punta dell’indie italiano. Un lavoro che contiene autentiche gemme pop, come “Spalle strette” e “Quattro gocce di blu”.
Il concerto sarà accompagnato dalle selezioni di musica alternativa della Indiexplosion Dj Crew, che mixerà classici del passato e nuove tendenze in una contaminazione di generi che spazia dall’indie rock alla new wave, al garage. L’ingresso costa 8 euro (intero), 6 euro (ridotto) fino alle 22.30 al botteghino oppure iscrivendosi alla lista riduzione tramite la finestra pop up che trovate all'apertura di www.balarm.it (indirizzo www.balarm.it/perturbazione.asp). L’apertura dei cancelli è prevista per le 21.30.
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