TEATRO
Performance, sperimentazione, premio: il Teatro Montevergini apre per gli Under 35
In occasione di #cittàlaboratorio apre il Teatro Montevergini: si tratta di un progetto per promuovere il patrimonio drammaturgico palermitano e valorizzare i giovani
Un'immagine del Teatro Montevergini di Palermo
Partendo simbolicamente dalla forte identità culturale generata da autori che hanno raccontato Palermo, #cittàlaboratorio intende valorizzare il patrimonio di scritture e, contemporaneamente, tracciare una mappa della nuova creatività, coinvolgendo e sostenendo le energie artistiche, le commistioni culturali e stilistiche, i giovani artisti.
Un laboratorio creativo che è anche uno spazio aperto di discussione e di produzione: il progetto è partito nei giorni scorsi con il laboratorio di teatro sensoriale "La poetica dello spazio, lo stupore, il rischio e la trasformazione" per venti performer under 35 condotto da Gabriel Hernández e Pancho García, membri fondatori del Teatro de los Sentidos.
«Con questo progetto il Nuovo Montevergini rientra nel circuito culturale della città – dice il direttore del Teatro Biondo, Roberto Alajmo – Un obiettivo conseguito nel momento di massima espansione del teatro cittadino, per consentire a tutti gli operatori di guardare al futuro senza dimenticare le proprie radici culturali».
Un progetto teatrale di Alfio Scuderi con Filippo Luna, Stefania Blandeburgo, Gaia Insenga, Chiara Muscato, con la danzatrice Giovanna Velardi e le musiche eseguite dal vivo da Gianni Gebbia e Dario Sulis; le scene e le installazioni video sono di Enzo Venezia.
Con il laboratorio il Teatro Montevergini torna a ospitare momenti di sperimentazione e formazione e ad accogliere giovani talenti.
Il 17 dicembre alle 18, la platea del Montevergini accoglierà una giornata di riflessione su I drammaturghi di Palermo, dalla memoria al futuro, curata da Guido Valdini, alla quale prenderanno parte Matteo Di Gesù, Roberto Giambrone, Salvatore Rizzo, Piero Violante, che parleranno di quattro autori esemplari: Nino Gennaro, Salvo Licata, Michele Perriera e Franco Scaldati.
A seguire, alle 21.15, andrà in scena la performance "Palermo d’autori": Gennaro/Licata/Perriera/Scaldati; gli attori Serena Barone, Aurora Falcone, Costanza Licata, Salvo Piparo, Giuditta Perriera, Gianfranco Perriera, Massimo Verdastro ricorderanno i quattro autori palermitani, attraverso i loro testi, con le musiche di Salvatore Bonafede eseguite dal vivo, le luci e video curati da Michele Ambrose e la regia di Umberto Cantone.
Gli incontri, i laboratori e le performance hanno l’obiettivo di immaginare un archivio vivente del patrimonio drammaturgico palermitano, nella convinzione che l’essenza di Palermo è in primo luogo la propria lingua, che ha trovato nella forma teatro una delle sue più dinamiche espressioni.
Un progetto articolato, che intende avviare una ricognizione critica delle poetiche espresse da un gruppo di drammaturghi, che tale identità hanno contributo a far emergere e a diffondere, inaugurando tendenze e fondando metodi ispiratori delle più significative esperienze della nuova scena. La loro eredità, assimilata, dibattuta, ripensata, è il punto di partenza per le nuove generazioni di scrittori e drammaturghi.
Il premio: #Cittàlaboratorio si rivolge agli artisti siciliani under 35 con lo scopo di premiare, attraverso la produzione dello spettacolo, il progetto ritenuto più interessante da un osservatorio critico.
Una vera opportunità creativa e produttiva per i giovani artisti siciliani che, grazie al premio, potranno entrare in relazione con due prestigiose istituzioni teatrali: le Orestiadi di Gibellina e il Teatro Biondo.
Il progetto vincitore, infatti, riceverà una quota di produzione pari a 10mila euro così suddivisi: 2mila euro per presentare un’anteprima del lavoro alle Orestiadi di Gibellina nel luglio 2018 e 8mila euro per presentare il lavoro definitivo presso il Teatro Biondo di Palermo nell’ottobre 2018.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
-
ITINERARI E LUOGHI
La chiamano Tahiti ma si trova in Sicilia: un paradiso di acque rosa e tramonti pazzeschi