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Paolini e i Mercanti di liquore in “Song n. 32”

  • 25 luglio 2005

Continuano le proposte del Festival di Verdura: nell’omonimo teatro di viale del Fante a Palermo saliranno sul palco, il 2 agosto alle 21.15, Marco Paolini e i Mercanti di liquore, per dar vita ad uno spettacolo dal titolo “Song n. 32 – Concerto variabile”. Si tratta di una sorta di concerto popolare, fatto di musiche originali, composte ed eseguite dai Mercanti di liquore, e testi di autori vari: di poeti come Biagio Marin, Giacomo Noventa, Dino Campana e Federico Tavan, dello stesso Marco Paolini, e in parte tratti dalla vasta opera di ballate e filastrocche di Rodari. L’assistenza tecnica è di Marco Busetto. Organizzazione e distribuzione a cura di Michela Signori. Il tema conduttore è legato all’acqua e alla lotta tra chi vuol trattarla come merce e chi crede che essa debba essere sottratta alle regole del mercato e del possesso. A questo tema si riconducono in vario modo le canzoni e i testi dello spettacolo, che alterna ironia, lirismo e impegno civile secondo un modello teatrale che Paolini ha avuto il merito di riportare all’attenzione del pubblico e della critica negli ultimi anni. Marco Paolini è un artista autentico, a tutto tondo, che sa miscelare, come ha dimostrato più volte, emozione e verità, le storie di tutti i giorni con la grande Storia, le lacrime alle risate e, per finire, sport e impegno politico. Da solo sul palco, conquista, senza mai farsi tradire, l’attenzione del suo pubblico, ricostruendo avvenimenti, volti e ambienti con la sola forza della sua parola e dei suoi gesti.

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Lo aiutano i dati, le informazioni puntuali, precise, che si scolpiscono sulla sua lavagna, ma l’anima dei suoi spettacoli è la voce che si modula, che cambia cadenza dialettale, tono e volume, che percorre e disegna luoghi e città diverse, personaggi e stati d’animo, avvenimenti felici e tragedie. Paolini è un uomo di teatro, di spettacolo, un attore, ma è soprattutto un uomo che racconta e tiene desta la nostra memoria storica. Nato a Belluno nel 1956, Paolini ha iniziato a far teatro professionale nel 1976 fondando "Il Teatro degli Stracci, teatro di strada e clownerie". Dopo molteplici esperienze teatrali, dal 1990 ai primi mesi del 2000 ha collaborato con la cooperativa "Moby Dick - Teatri della Riviera" con la quale ha prodotto “Il racconto del Vajont 1956/ 9 ottobre 1963”, spettacolo che gli ha regalato il successo, per il quale ha ricevuto il “Premio Speciale Ubu” 1995 per il Teatro Politico, “Premio Idi” 1996 per la migliore novità italiana e che è stato trasmesso in diretta televisiva su Rai 2 il 9 ottobre 1997. Per questo spettacolo ha anche ricevuto l’Oscar della televisione come miglior programma del 1997. Nel 2003 ha realizzato con Andrea Purgatori e Francesco Niccolini e con la regia di Davide Ferrario dei racconti per la trasmissione televisiva “Report”: “Bhopal 2 Dicembre ‘84”, “Trecentosessanta lire”, “Ferrari Primavera”, “Cipolle e libertà”, “U 238”, “Binario illegale”. I Mercanti di Liquore (Lorenzo Monguzzi, Piero Mucilli e Simone Spreafico) nascono a Monza a metà degli anni "90, quando tre musicisti che già militavano insieme nel gruppo rock “Zoo” decidono di dar vita ad una formazione orientata verso la musica acustica. Il loro repertorio è costituito da composizioni originali e da rivisitazioni di alcune tra le più belle canzoni di Fabrizio De André e di altri autori significativi nel panorama della musica italiana.

Il gruppo si caratterizza per l'estro e l'originalità degli arrangiamenti tanto da essere definiti dalla critica specializzata un vero e proprio "power-folk trio", per il personale approccio alla musica d'autore. “Song n. 32” è nato un paio di anni fa e all’inizio si trattava soltanto di un concerto, come ricorda Paolini: “Abbiamo fatto tre giorni di prove partendo da qualche pagina di libro fotocopiata, qualche poesia, un po’ di repertorio e musiche improvvisate più che pensate, che nascevano dall’istinto e dalla fretta oltre che dalla voglia di fare insieme questo concerto. Non ho mai visto spartiti in quei giorni né fogli per trascrivere la musica. Ogni tanto si registrava qualcosa e ogni tanto ci dimenticavamo di farlo, così certe cose si sono perse da subito. Non so se fosse giusto chiamarle canzoni però alla fine era un concerto. Serviva un titolo, "Song n. 32" bastava. Ovviamente nessuno pensava che potesse durare più di una serata. Ne abbiamo fatte 15 e poi ci è venuto in mente che potevamo anche farne un album, così è nato il cd dal titolo "Sputi”". I biglietti per lo spettacolo hanno un costo variabile, da 30 a 10 euro, a seconda del settore scelto. Per i titolari di carta Duo e Ideanet è previsto uno sconto del 20%, per i possessori della Carta Giovani del Teatro Massimo c’è uno sconto del 50%. E’ possibile acquistare i biglietti ai botteghini del teatro Massimo e del teatro di Verdura ed anche on-line sul sito www.teatromassimo.it.

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