ARTE E ARCHITETTURA
Palermodakar: arte e design a confronto
Allo Spazio Deep (via Rosolino Pilo 21/23, Palermo) si è inaugurata “Palermodakar” (visitabile ogni giorno fino al 6 agosto), una mostra che intende conciliare design e arte visiva, bello e funzionalità, arredamento e arte contemporanea. L’iniziativa voluta dai proprietari dello spazio, in collaborazione con la Fondazione Orestiadi di Gibellina, ha dato vita a un percorso che, servendosi di alcune opere provenienti dal Museo delle Trame Mediterranee della fondazione, ha creato un legame ideale tra Palermo e Dakar, città di nascita di Moussa Traore. Le opere esposte sono state realizzate durante la permanenza di tre giovani artisti africani a Gibellina, all’interno degli atelier, diretti da Achille Bonito Oliva, direttore della sezione arti visive delle Orestiadi. Lo spirito degli atelier è così riassunto da Achille Bonito Oliva: “Atelier” risponde a un progetto di sensibilizzazione territoriale sull’intera geografia mediterranea, con la possibilità di soggiorno creativo per artisti di diversi paesi a Gibellina, Tunisi o in altri luoghi gestiti dalle “Orestiadi”.
Mohamadou Ndoye, anche lui di origini senegalesi realizza una videoinstallazione, quasi un cartone animato in cui affronta il tema della città e la nascita della Medina. Richard Onyango, nato in Kenya, che ha partecipato inoltre alla Biennale di Venezia nel 2003, realizza dei piccoli autobus, quasi dei modellini che si rifanno anche questi alla vita delle città africane, alla vita quotidiana che le caratterizza. Le opere esposte di Ndoye e Traore sono una piccola anteprima della presentazione degli atelier delle Orestiadi in programma il prossimo 22 ottobre al Baglio Di Stefano di Gibellina, mentre le opere di Oniango sono già state esposte lo scorso anno.
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