Palermo non è New York: quinta al mondo per traffico

“A Palermo non si può camminare!” esclama il palermitano alla guida della sua auto. E senz'altro si tratta di una delle frasi più pulite che pronuncia quando si trova imbottigliato in un fantozziano traffico a qualsiasi ora del giorno. E se qualcuno fino ad adesso ha provato a sdrammatizzare dicendo che ci saranno di certo mille città al mondo messe peggio dovrà certo ricredersi, perché di fatto...sono solo quattro! Palermo infatti, secondo l'annuale ricerca TomTom Congestion Index, è la quinta città più intasata del mondo.

Secondo il barometro mondiale del traffico cittadino, Palermo ha “sbaragliato” le altre città. La caotica New York? La nebbiosa Londra? La smisurata Berlino? No, nessuna di loro ha una circolazione bloccata come quella palermitana. Se l'indice di congestionamento medio del database TomTom è del 24%, Palermo lo supera di ben 15 punti, piazzandosi dopo Mosca, Istanbul, Varsavia e Marsiglia con un notevole 39%. A seguirla persino le gigantesche Los Angeles, Sydney, Stoccarda e Parigi, e persino un'altra italiana eccellente: la capitale, Roma, che si piazza “solo” al decimo posto.

Si ride di gusto quando nel film "Johnny Stecchino" Paolo Bonacelli dice che si si tratta di una piaga che "diffama la Sicilia e in particolare Palermo agli occhi del mondo", quando dice esasperato alla guida: "Troppe macchine! È un traffico tentacolare, vorticoso, che ci impedisce di vivere e ci fa nemici famigghia contro famigghia, troppe macchine!" ma il sorriso si smorza quando si guarda ai fatti: la ricerca è stata svolta basandosi su 6 trilioni di misurazioni e rilevando dati di percorrenza sulle strade di 161 città nel mondo. Infine, quando i giochi sono stati fatti e tutti i dati sono stati valutati, a Palermo è spettata la poco invidiabile nomina di città più intasata di Italia. Persino Milano, città ad alta concentrazione di smog e dall'alto numero di mezzi circolanti è migliorata rispetto all'anno scorso, passando dal dodicesimo al ventesimo posto dell'infausta classifica.

Non si può biasimare, allora, l'ira funesta degli automobilisti di viale Regione Siciliana, o i nervi a fior di pelle dei guidatori che si ritrovano bloccati in una coda senza fine a Piazza Indipendenza. I dati parlano chiaro, e non lasciano margini di dubbio: il traffico palermitano metterebbe a dura prova persino un algido inglese. Che torto dare al siciliano, che per natura tende ad accalorarsi, quando abbandona il mezzo per sbraitare chiedendosi perché, nonostante sia sceso di casa due ore prima, si ritrovi ancora a metà strada?