SPORT
Palermo-Inter 3-2: bentornato “Genio” Corini
Seconda giornata, sabato 10 settembre 2005, Palermo-Inter 3-2
I tabellini della partita
PALERMO (4-4-2): Santoni; Zaccardo, Barzagli, Terlizzi, Grosso; Santana, Barone (21' st Mutarelli), Corini, Bonanni (11' st Gonzalez); Makinwa (38' st Brienza), Caracciolo. In panchina: Andujar, Pepe, Biava, Ferri. Allenatore: Del Neri.
INTER (4-4-2): Julio Cesar; Ze' Maria, Cordoba, Materazzi, Favalli; Veron, Cambiasso (23' st Cruz), Pizarro, Kily Gonzalez. (10' st Figo); Martins (30' st Recoba), Adriano. In panchina: Toldo, Stankovic, C. Zanetti, Figo, Cruz, Recoba, Wome. Allenatore: Mancini.
ARBITRO: Paparesta di Bari.
RETE: 20' pt Corini, 5' st Terlizzi, 22' st Makinwa, 40' st Cruz, 50' st aut. Barzagli.
NOTE: serata calda, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 31.309 per un incasso totale di 628.568,00 euro. Ammoniti: Santana, Ze Maria, Brienza. Angoli: 9-6 per il Palermo. Recupero: 1' pt, 4' st.
Un risultato come il 3-2 fa pensare ad una partita combattuta, che ha regalato tanti gol e che fino all’ultimo è rimasta il bilico, ma mai risultato è stato più bugiardo perché il Palermo che ha sconfitto l’Inter, al debutto casalingo in campionato, ha letteralmente dominato, impartendo una lezione di calcio a Mancini, e cedendo solo nei minuti finali 2 gol agli avversari ormai rassegnati. Tre gol, due traverse, un palo e un paio di miracoli del portiere avversario regalano ai tifosi in delirio una vittoria di prestigio, che ridimensiona la corazzata nerazzurra e rilancia sia il Palermo che il suo tecnico. Due squadre e due modi di affrontare la gara: da una parte il Palermo, ben messo in campo, che scommette tutto sul gioco di squadra; dall’altra l’Inter, che fa affidamento sui suoi grandi nomi, aspettando le classiche giocate che risolvono le partite. Alla fine è il modulo di Del Neri ad essere premiato, meritatamente. Il Palermo scende in campo con la stessa formazione di Parma e nei minuti iniziali sembra soffrire di un certo timore reverenziale nei confronti di Adriano e compagni. Ma con il passare dei minuti i giocatori prendono fiducia e si fanno vivi dalle parti di Julio Cesar con maggiore insistenza. Al 20’ l’episodio che sblocca la gara: Caracciolo viene messo a terra al limite dell’area; punizione di Corini che si infila nel sette, imprendibile per chiunque, e lo stadio esplode di gioia. A questo punto il Palermo comincia a diventare padrone del campo e sfiora il gol a più riprese, mentre l’Inter si può riassumere in un paio di tiri di Adriano ben parati da Santoni.
Nei minuti finali i rosanero cedono un po’, e l’Inter prima segna il 3-1 in mischia con il neo entrato Cruz; poi, a tempo scaduto, su azione di calcio d’angolo Barzagli devia il pallone nella propria porta. Nemmeno il tempo di mettere la palla al centro che l’arbitro Paparesta fischia la fine. È il tripudio sugli spalti, una festa inaspettata e forse per questo più bella. Migliore in campo capitan Corini, tornato al gol dopo un anno a secco, e protagonista di una delle sue partite, fatta di grandi recuperi, passaggi smarcanti e una mentalità da trascinatore. Ma tutta la squadra ha giocato bene, a cominciare da Caracciolo che avrebbe meritato una rete. L’ex bresciano ha mostrato tutta la sua tecnica e l’appuntamento con il gol non si farà di certo aspettare.
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