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Palermo-Chievo 2-2: un Palermo in affanno strappa il pari nel recupero

Settima giornata, domenica 16 ottobre 2005, Palermo-Chievo 2-2

  • 17 ottobre 2005

I tabellni della partita
PALERMO (4-4-2): N. Santoni, C. Zaccardo, G. Biava, C. Terlizzi, F. Grosso, M. Santana, S. Barone (32' st Mutarelli), E. Corini, M. Bonanni (46' st Brienza), S. Makinwa (46' st Pepe), A. Caracciolo. A disp.: M. Andujar, M. Gonzalez, L. Rinaudo, M. Ferri. All: Luigi Del Neri.
CHIEVO (4-4-2): A. Fontana, F. Moro, D. Mandelli, L. D’Anna, S. Lanna, F. Semioli (45' st Luciano), P. Sammarco, F. Giunti, D. Franceschini, V. Obinna (31' st Pellissier), C. Amauri. A disp.: L. Squizzi, M. Malagò, S. Luciano, S. Tiribocchi, A. Zanchetta, G. Scurto, S. Pellissier. All: Giuseppe Pillon.
Marcatori: 15’ pt E. Corini (rig.), 18’ pt C. Amauri, 39’ pt C. Amauri (rig.), 47’ st A. Caracciolo.
Ammoniti: F. Grosso (P), G. Biava (P), C. Terlizzi (P), D. Franceschini, F. Giunti, F. Moro.
Espulsi: G. Biava (P).
Arbitro: Gianluca Rocchi (Firenze).
Note: ammoniti F. Grosso (P), G. Biava (P), C. Terlizzi (P), D. Franceschini, F. Giunti, F. Moro. Espulso Biava (P)

Lo aveva detto Andrea Caracciolo, tornato al gol di recente, che avrebbe voluto segnare una rete decisiva prima o poi, ma di certo non immaginava che poteva trattarsi del pareggio casalingo contro il Chievo e al 92° minuto. E così questa seconda partita consecutiva casalinga del Palermo sembra la fotocopia della precedente, tanto è vero che si conclude con lo stesso punteggio: un 2-2 che, a fine gara, può essere considerato un punto conquistato. Partita fotocopia perché il Palermo prima va in vantaggio, poi subisce il quasi immediato pareggio ed il sorpasso, ed è costretta a lottare per agguantare il pari, soffrendo parecchio. Demeriti del Palermo o meriti del Chievo? Difficile da dire con certezza. Certo quello visto in campo non era il Palermo brillante che spesso siamo abituati a vedere: tanta buona volontà e sacrificio ma poca lucidità. Dall’altro lato però c’era la squadra che ha lanciato Del Neri: una squadra ben messa in campo, che ha bloccato le fasce rosanero ed ha applicato una notevole pressione sul portatore di palla.

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Dopo un inizio equilibrato sembrava che la partita avesse preso una piega benevola nei confronti del Palermo: al 15’ Caracciolo viene messo giù in area e l’arbitro Rocchi fischia il rigore. Dal dischetto si presenta Corini, che dopo i 3 errori consecutivi della scorsa stagione torna a calciare un penalty. Stavolta il capitano tira un rigore dei suoi, ovvero pallone da una parte e portiere dall’altra. Ma il Chievo denota maggiore brillantezza e sfruttando la velocità del nigeriano Obinna riesce con facilità a crossare dal fondo. La difesa rosanero sembra impacciata come non mai ed al 18’ un cross dello stesso Obinna pesca in area il brasiliano Amauri che brucia in velocità difensori e Santoni, insaccando la palla del pareggio. A questo punto la partita si fa vivace e sono i due nigeriani in campo ad avere le occasioni migliori: al 27’ Makinwa schiaccia una palla di testa da buona posizione, ma la sfera finisce alta dopo il rimpallo; al 35’ Obinna tira al volo dall’interno dell’area, trovando però la risposta di Santoni. Ma al 38’ il nigeriano gialloblu viene atterrato in area da Santoni e l’arbitro fischia il rigore. Dal dischetto Amauri firma la sua doppietta. A questo punto sembra di assistere ad un film già visto.

Nella ripresa Del Neri sostituisce Bonanni e lo spento Makinwa con Pepe e Brienza, per ravvivare la manovra, ma le idee mancano. Dopo un tiro da fuori area di Brienza è il Chievo a sfiorare il colpo del K.O.: prima Amauri e poi Pellisier si presentano soli davanti a Santoni, ma il portiere, un po’ per bravura ed un po’ per fortuna, riesce ad evitare la capitolazione. Ma proprio quando il Barbera sembra rassegnato alla prima capitolazione casalinga del campionato, arriva il pareggio, firmato da Caracciolo al termine di una triangolazione che rappresenta l’azione più bella della partita: Corini smarca l’attaccante rosanero che solo davanti a Fontana lo fulmina con un tiro preciso ed imprendibile. È il pareggio, un risultato forse giusto, ma che non serve a nessuno. Restano ora tanti interrogativi: perché questa squadra deve faticare così tanto per ottenere dei risultati? Perché questi svarioni difensivi che capovolgono i risultati? Al di là delle incertezze di Santoni c’è qualcosa che a volte non gira bene, e su questo Del Neri deve lavorare molto.

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