ATTUALITÀ

HomeNewsAttualità

Palermo 2050, le linee guida del Piano Regolatore

Presentate le linee guida del nuovo Piano Regolatore Generale della città di Palermo. Sviluppo, infrastrutture, cultura, mobilità: questi i punti salienti

  • 23 ottobre 2012

La città che vorrei, ma tra 38 anni. 2050: suona un po' fantascientifica come data, eppure è il punto d'arrivo scelto dal nuovo Piano Regolatore Generale della città di Palermo; le linee guida sono state trasmesse al Consiglio Comunale per la discussione e l'approvazione.

Un documento che guarda al futuro, senza tuttavia dimenticare il passato, che presuppone un processo complesso e ambizioso, nonostante si basi su direttive abbastanza semplici. Cuore del percorso sarà l'Ufficio di Piano, in grado di raccogliere gli input e coordinare il lavoro, aperto a contributi ad ogni suo livello.

Analizziamo i punti salienti. Si parte da un obiettivo sicuramente meno distante nel tempo: rendere credibile la candidatura di Palermo a Capitale Europea della Cultura nel 2019, rivendicando un ruolo di metropoli interculturale del Mediterraneo. Due i parametri di riferimento, per quanto riguarda lo sviluppo del territorio: tempo e spazio, intesi come coordinate per gli spostamenti, nodi cruciali di una rete di collegamenti all'interno della città. Proprio per questo non può mancare un riferimento alle infrastrutture, a cominciare dalla rete dei trasporti, questione decisamente spinosa.

Il PRG dovrà assicurare un nuovo assetto del trasporto pubblico, per promuovere l'intermodalità, ovvero la combinazione di mezzi diversi. Altra problematica emergente è quella legata alla domanda di residenza: le linee guida parlano di case più piccole ed economiche, improntate sulla qualità senza alcuna aggressione del tessuto urbano. In generale, si parla di una riqualificazione di diverse aree: Lolli/ Notarbartolo, Fiera del Mediterraneo, ex Ospedale Psichiatrico, il piano dell'Ucciardone e il Mercato ortofrutticolo.

Anche la costa Sud e la linea del mare meritano di essere maggiormente valorizzate, così come la rete dei parchi e quella dei giardini storici. Per rifondare il sistema urbano, inoltre, si prospetta un nuovo significato funzionale e simbolico per viale Regione Siciliana e l'area del fiume Oreto.

C'è spazio anche per i processi di trasformazione in una città digitale, sul modello "Smart City": una città "intelligente", a partire dalla riallocazione delle strutture direzionali. Si parla anche di economia: necessari strumenti per la "messa a reddito della città", attraverso un'economia urbana intelligente e responsabile. In ultimo, ma non per ultima, la cultura: si dovrà prevedere l'istituzione di un distretto culturale, teatrale e musicale, nonché la realizzazione di nuovi musei, nuovi poli e centri dedicati al sapere.

Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÚ LETTI

Info sui cookie

Questo sito fa uso di cookie tecnici e di profilazione (info). Fai click su "Accetta" per dare il tuo consenso a tutti i cookie di profilazione, altrimenti vai su "Preferenze" per scegliere quali approvare. Clicca su "Continua senza accettare" per non prestare alcun consenso.