“Osterie d’Italia”, la bibbia del mangiar bene
Fondamentale, poi, è la costante attenzione al prezzo: se il conto supera una certa soglia il locale difficilmente può entrare nella guida. “Osterie d’Italia 2007” presenta diverse novità: centocinquantaquattro locali segnalati per la prima volta, quattrocentosettantanove “bottiglie” che evidenziano i posti che propongono una selezione di vini particolarmente ricercata, e duecentodiciannove “locali del buon formaggio”. Un’altra caratteristica della pubblicazione è il “Dizionario della cucina regionale”, che fornisce ai lettori definizioni chiare e coincise delle principali preparazioni tipiche. La chiocciola, ovvero il massimo riconoscimento che lo Slow Food attribuisce, nel 2007 è stata assegnata anche a nove osterie siciliane, tra le quali due operanti nella provincia palermitana: la trattoria Don Ciccio di Bagheria e il ristorante Nangalarruni di Castelbuono.
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