Ospiti eccellenti per il Settembre Kasmeneo
Il raffinato pianista calabrese, Sergio Cammariere, si esibirà quindi il 14 settembre. Ha abituato ormai il pubblico italiano alle sue coinvolgenti interpretazioni, quest’uomo in frac ricorda una maschera da commedia dell’arte. Ne ha la gestualità, il modo di muovere le braccia lunghe e le mani, ancora più lunghe. Soprattutto ne ha l’espressione, malinconica. "Sul sentiero", il suo secondo lavoro discografico, è la naturale continuazione del discorso musicale aperto con "Dalla pace del mare lontano" arricchito di nuovi elementi in cui si fondono il jazz orchestrale, la canzone d’autore, i ritmi sudamericani e lo spirito del blues. Un disco ricco di sfaccettature, compendio della grande esperienza musicale di Cammariere e testimonianza inequivocabile del suo amore viscerale per la musica.
Le hit da classifica di Simone Cristicchi si abbatteranno su Comiso il 16 settembre. Il ventisettenne romano ha scalato le classifiche italiane con la canzone-tormentone (suo malgrado) "Vorrei cantare come Biagio" che tutti ricordano bene, un ironico e raffinato j’accuse ai meccanismi dell’industria discografica. Tutto quello che viene dopo sono una pioggia di riconoscimenti prestigiosi: premio Giorgio Gaber, premio Carosone e premio Musicultura. Il suo album di debutto, "Fabbricante di canzoni", è forse l’esordio più originale e affascinante che la memoria recente possa ricordare. Simone ha finalmente avuto modo di rivelare, in una generosa manciata di canzoni di immediata comunicazione, le sue due anime: quella già nota, irriverente, ironica, e quella intima, poetica, osservatrice dei sentimenti, diretta erede della sua formazione legata alla grande canzone d’autore.
Infine giorno 17, il Settembre Kasmeneo si chiude l’esibizione live di Max Gazzè, con un gruppo spalla di tutto rispetto come i La Camera Migliore. Max è sempre stato un musicista che agisce d’istinto, un’artista eclettico e serio, ma non serioso. Agli esordi veniva spesso paragonato a Battiato per quel suo stile poppeggiante ma dai testi eruditi (scritti da suo fratello Francesco). Grande bassista che ha collaborato con diversi artisti (Niccolò Fabi, Paola Turci, Carmen Consoli per citarne alcuni) e a vari progetti, non ultimo quello di Steward Copeland, il progetto Gizmo.
La sua musica suona "antiquata", gentile, dotta e assolutamente fantasiosa; la sonorità, a volte elettronica e moderna, si contrappone con lo stile canoro e con i testi di Max che spesso suonano come poesie antiche. Oggi si è scostato un po’ dai suoni degli esordi, perdendo anche parte della popolarità che era riuscito a costruirsi, ma rimane comunque uno degli artisti che hanno saputo dare nuova linfa alla musica italiana.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|