Niccolò Fabi, a Palermo per "Solo un uomo"

Dieci canzoni e il sapore elettrizzante di un esordio. Pezzi registrati, con la partecipazione di tanti compagni di strada, in una dimensione intima e casalinga. Parole e musica, gioie e dolori di un solo uomo e della sua vita. "Solo un uomo", è appunto il titolo, del nuovo album prodotto dalla major Universal, di Niccolò Fabi, lunedì 22 giugno presenterà a Palermo. Nel pomeriggio, dalle ore 18, alla libreria Feltrinelli (via Cavour 133), l'artista spiegherà il concept che lega i pezzi del suo album, che lui stesso definisce "una seconda vita (discografica)". Dalle 19.30, Fabi eseguirà uno speciale show case, all'Addaurareef (lungomare Cristoforo Colombo 3021/3043, per inviti chiamare il 091.455167).

In nuovo album, pubblicato il 29 maggio, è il sesto dell'artista romano. Figlio d'arte, il suo primo singolo "Dica" (1996) gli apre la strada del Festival di Sanremo, dove vince il Premio della Critica, nella Categoria Nuove Proposte, con "Capelli", per poi pubblicare il disco d’esordio, "Il giardiniere". Segue il successo di "Lasciarsi un giorno a Roma", di "Vento d’estate" in coppia con Max Gazzè e "Immobile" con Frankie HI-NRG. Il terzo lavoro, "Sereno ad Ovest", (2000), ideato e arrangiato in proprio e sostenuto dal singolo "Se fossi Marco". L'anno dopo esce una raccolta dei suoi pezzi più celebri, cantati in lingua spagnola per il mercato estero. "La cura del tempo" è del 2003: il protagonista è il tempo che scorre, la storia, la prospettiva dell’esistenza. Fra gli ospiti Fiorella Mannoia, che canta in "Offeso".

Dopo la partecipazione, nel 2005 a "La fantastica storia del pifferaio magico" di Edoardo Bennato, Fabi pubblica "Novo mesto", la raccolta "Dischi volanti 1996-2006", e un altro cd per il mercato spagnolo. Nel 2007 produce il documentario "Live in Sudan", ovvero il racconto di un viaggio e di un concerto di beneficenza effettuato nel paese africano. Un doppio cd, a cui fa seguito la partecipazione alla scrittura con i Mokadelic della colonna sonora del film di Gabriele Salvatores "Come dio comanda", tratto dall’omonimo libro di Niccolò Ammaniti.