Nasce a Palermo l'Alta Scuola di Politica Internazionale

Spesso consideriamo come frontiere della superficie di un determinato luogo, montagne, fiumi, laghi e persino mari. In realtà, tracciare una separazione netta che delimiti il confine di una determinata area è una mera convenzione. In un mondo sempre più internazionale, cosmopolita e attento agli aspetti multiculturali della società, nasce nel capoluogo più a sud della penisola italiana l’Alta Scuola di Politica Internazionale, un prestigioso istituto specializzato nella formazione di giovani nell’ambito delle relazioni internazionali e della politica estera.

Oltre cento studenti, selezionati secondo criteri meritocratici, in possesso di una laurea specialistica in Scienze Politiche o in Economia, oppure al quarto e quinto anno del corso di laurea in Giurisprudenza, dell’Università degli studi di Palermo, potranno partecipare alle dieci lezioni che si svolgeranno da marzo a maggio secondo un calendario specifico in cui si dibatterà sull’Italia e i suoi rapporti con la politica internazionale. Le conferenze si svolgeranno a Palazzo Branciforte e saranno presiedute da docenti ed esperti di qualità, specializzati nel loro settore (aperte al pubblico).

Promossa dalla Fondazione Sicilia e dall’ISPI, l’Istituto per gli studi di Politica Internazionale, l’Alta Scuola di Politica Internazionale è un polo di formazione qualificato nel sistema di governo estero. Realtà già presente in altre importanti città italiane, come Milano, Roma e Torino, l’istituto si propone come crocevia di dibattiti volti all’approfondimento della politica internazionale. Importante sottolineare come la Sicilia, a tal proposito, vanti una lunga tradizione diplomatica in ambito internazionale. Per questo, verranno ricordati i tanti siciliani che hanno rappresentato e che ad oggi rappresentano il paese in sede mondiale.

Il polo accademico, punto di riferimento per lo sviluppo socio-culturale dell’intera isola, è patrocinato dall’Università degli studi di Palermo e concederà crediti formativi a tutti i partecipanti. Inoltre, alla fine del ciclo di lezioni, sarà rilasciato un diploma in politica internazionale. Per avere voce in capitolo in Europa, forse, si palesa necessario un contesto istituzionale esterno che sia stabile e prevedibile, quantomeno in riferimento all’ondata di crisi economica interna che ha reso debole il nostro paese.

«Da Francesco Paolo Fulci, a Rocco Antonio Cangelosi, da Ferdinando Salleo, a Pietro Vinci. Sono molte le personalità attive in campo internazionale che hanno dato lustro negli scorsi decenni alla Sicilia» racconta l’ambasciatore Giancarlo Aragona, presidente ISPI. «La nostra speranza è che, grazie a questo progetto, si possano innanzitutto stimolare i giovani ad avvicinarsi a queste carriere, offrendo al contempo all'opinione pubblica siciliana ulteriori occasioni di approfondimento e stimolo alla riflessione sui problemi di politica internazionale».