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Montevergini: ecco "Abitare Palermo" di Vargas

Attraverso i sensi, centro motore dell’azione teatrale, prende avvio quello che Vargas stesso definisce “viaje”, viaggio: debutta "Abitare Palermo"

  • 13 febbraio 2010

Si intitola Abitare Palermo lo spettacolo del drammaturgo colombiano Enrique Vargas, prodotto da Riso, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia in collaborazione con il Napoli Teatro Festival Italia, e con l’assistenza scientifica della Fondazione Buttitta, che si terrà da sabato 13 a sabato 27 febbraio al Nuovo Teatro Montevergini (via Montevergini, 8) con tre repliche al giorno, alle ore 19, alle 20.30, alle 22. La compagnia del Teatro de los Sentidos, il "teatro dei sensi", sbarca questa volta in Sicilia, proprio nel capoluogo isolano, dopo aver già toccato altre città europee: Barcellona, Lille, Copenaghen e Napoli.

Attraverso i sensi, centro motore dell’azione teatrale, prende avvio quello che Vargas stesso definisce “viaje”, viaggio: in scena, infatti, non è uno spettacolo statico e tradizionale quello che viene proposto, ma un vero cammino, dentro e fuori noi stessi, di conoscenza approfondita e di ascolto. Viene definita come arte de escuchar, che parte proprio da una originaria condizione di Silenzio, personale e collettivo, pertanto universale, che permette di “sentire” il pulsare vitalistico della città, del suo spazio, fisico e intimo insieme. E lo spettatore, il “viaggiatore”, diventa allora indispensabile protagonista della performance teatrale, attivo partecipante e garante dell’azione poetica in atto, sollecitato sapientemente dagli attori, dai rumori, dagli stimoli scenici, lasciandosi accompagnare, attraverso il con-tatto e l’interscambio dei ruoli, in questa esperienza essenziale.

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Il progetto nasce, del resto, da quello che è stato un interrogativo costante della ricerca drammaturgica dell’autore colombiano: “che cos’è una città?”, ha continuato a ripetersi in ogni tappa del suo errare in Europa, e così anche per Palermo, dopo diversi mesi in cui vi si è stabilito e, insieme alla sua compagnia, il TDLS, Teatro de los Sentidos, Teatro del Silenzio e della Notte, ne ha indagato forme e colori, rituali e contraddizioni, sapori e odori, volti e storie inesplorate. La città non è, quindi, un tessuto monumentale asettico, ma è la stessa natura tessile a costituirne metafora: sono i rapporti umani, con tutto il bagaglio storico, culturale e umorale sotteso, a cementare i legami tra gli individui, diventando collettività e trasformandosi nella comunità di un luogo specifico, a cui deve la propria identità, depositaria di un modus vivendi comune e condiviso. Questi stessi legami rappresentati da fili, elemento straordinario della rappresentazione teatrale, simbolico e narrativo, trama e ordito dello spazio umano raccontato della città, di Palermo. «La nostra comunicazione - spiega Vargas - racconta la memoria e la trasmissione attraverso i sensi oltre che con la composizione e resa dell’immagine. La cultura è l’occasione per osservare un punto di vista inaspettato».

Simona Argentieri, Giovanni Calcagno, Maurizio Maiorana e Giuseppe Provinzano sono i quattro artisti siciliani selezionati da Vargas, in seguito a un lungo percorso laboratoriale sull’approfondimento del linguaggio sensoriale realizzato dalla compagnia teatrale proprio al Museo Riso, cominciato ad ottobre 2009 con la partecipazione iniziale di 32 artisti provenienti da tutta l’isola, e che si è concluso a dicembre, dopo aver ridotto il numero dei artisti a 16 unità. Sergio Alessandro, il direttore di Riso, dichiara: «Il museo Riso con questo progetto conferma l'idea di museo diffuso, con un occhio attento al contemporaneo e al teatro d'avanguardia, valicando nuove frontiere». Renato Quaglia, il curatore artistico del progetto Riso, aggiunge: «In tutti i museo più importanti del mondo, dalla Tate di Londra al Museo Guggenheim di New York, oggi si punta a rendere la fruizione un’esperienza scolpita nella memoria. Ogni spettacolo prevede la partecipazione di un massimo di 33 spettatori, previa prenotazione al numero 335.7957040 o al botteghino presso Nuovo Montevergini dalle ore 17. Il costo del biglietto è di 8 euro.

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