ARTE E ARCHITETTURA
"Migranti", gli scatti di Pitrone in mostra
Palermo e la Sicilia possiedono un tesoro nascosto e proprio i cittadini siciliani scoprono la loro civiltà nel convivere pacificamente con culture diverse
La Sicilia come luogo di incontro di popoli diversi, come crocevia delle culture è al centro della mostra fotografica Migranti di Angelo Pitrone (Agrigento, 1955) inaugurata lo scorso 21 novembre e visitabile fino a lunedì 30 novembre presso l’ E.C.A. Espacio Contemporàneo de Arte di Mendoza - Argentina. La mostra, ideata e curata da Ezio Pagano, direttore del Museum di Bagheria, è promossa dal CRASES - Centro Regionale Attività Socioculturale all’Estero ed in Sicilia, finanziata dall’Assessorato al Lavoro ed all’Emigrazione della Regione Sicilia e patrocinata dal Consolato italiano di Mendoza. Le foto in bianco e nero raccontano la dolorosità del fenomeno dell’immigrazione ma riflettono anche la bellezza, la gioia di vivere delle comunità di stranieri presenti in Sicilia.
Scrive, nel testo in catalogo, il Procuratore aggiunto della Repubblica di Palermo Ignazio De Francisci: «L’Autore ha privilegiato il migrante arrivato, salvato dalle acque del Mediterraneo e finalmente sereno. Ci sono immagini scattate a Palermo, tutte nel centro storico, riscoperto dai migranti prima che dai palermitani, ed altre ad Agrigento, alcune alla “Mensa della Solidarietà”, uno dei luoghi dove ci si riconcilia con la Chiesa cattolica che qui sta veramente con gli ultimi della terra, aiutandoli in silenzio in mezzo a mille difficoltà». Le donne della comunità ivoriana di Santa Chiara a Ballarò, la comunità mauriziana, le danze delle donne tamil, le bambine della comunità filippina, l’associazione tunisina fanno parte tutte di una realtà caleidoscopica ritratta in maniera eccelsa negli scatti discreti e mai compassionevoli di Pitrone.
Angelo Pitrone ha partecipato a numerose mostre all’estero (Francia, Stati Uniti, etc.) e in Italia. Si occupa di fotografia fin dagli anni '70 e ha insegnato Storia e tecnica della Fotografia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Palermo. Si è dedicato inoltre alla fotografia di paesaggi e luoghi siciliani, usando spesso le immagini come commento figurativo a celebri opere letterarie di Pirandello, Sciascia e Tomasi di Lampedusa ("I luoghi del romanzo", edito nel 2004 da Salvatore Sciascia di Caltanissetta).
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