ARTE E ARCHITETTURA

HomeNewsCulturaArte e architettura

Michele Ciacciofera: dentro il paesaggio

  • 19 settembre 2005

Il complesso monumentale di Santa Maria dello Spasimo a Palermo ospita la personale “Dentro il paesaggio” dell’artista Michele Ciacciofera (Nuoro, 1969). La mostra, promossa dal Comune di Palermo e curata dalla Galleria La Rocca, sarà visitabile fino al 23 settembre (tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 20, ingresso gratuito). Tutte le tele esposte sono state realizzate dall’artista tra il 2002 e il 2005. Tema dominante nei dipinti di Ciacciofera è il paesaggio siciliano che appare rappresentato attraverso prospettive, luci e giochi di colore differenti. In opere come “Ortigia” (2003), “Nebrodi” (2002), “Palermo” (2003), il paesaggio che racconta Ciacciofera si avvicina alle “vedute poetiche” del tardo Ottocento, per allontanarsene poi dolcemente attraverso un attento uso della luce e del colore. Progressivamente la linea d’orizzonte si confonde e si perde tra l’azzurro del mare e del cielo, tra il giallo dei campi e il rosso-arancio dei tramonti; il tratto diventa meno preciso e gioca col colore creando effetti materici.

Adv
Nelle tele più recenti, pennellate cariche di colore riempiono paesaggi più violenti ma ancora nostalgici (Etna, 2004, Enna, 2005); Ciacciofera sembra avviarsi verso un informale lirico, dove la materialità del colore, dapprima inquieta, nuovamente e diversamente torna a conciliarsi con la natura. Tomasi di Lampedusa in un frammento tratto dal racconto “Lighea” descrive paesaggi di Sicilia con parole che ben accompagnano la galleria d’immagini create da Ciacciofera: «Così parlammo della Sicilia eterna, di quella delle cose di natura; del profumo di rosmarino sui Nèbrodi, del gusto del miele di Melilli, dell’ondeggiare delle messi in una giornata ventosa di maggio come si vede da Enna, delle solitudini intorno a Siracusa, delle raffiche di profumo riversate, si dice, su Palermo dagli agrumeti durante certi tramonti di giugno. Parlammo dell’incanto di certe notti estive in vista del golfo di Castellammare, quando le stelle si specchiano nel mare che dorme e lo spirito di chi è coricato riverso fra i lentischi si perde nel vortice del cielo mentre il corpo, teso e all’erta teme l’avvicinarsi dei demoni».

Tra le tele realizzate da Michele Ciacciofera incontriamo tramonti, golfi, montagne e campi di grano cullati dal vento: scenari naturali di una Sicilia contemporanea e sempre antica. Attualmente l’artista, d’origine sarda, sta lavorando alla serie “spiagge e bagnanti” nel suo studio d’Ortigia, dove vive dal 1990. Alcune tra le opere esposte sono parte di questa serie: il mare, d’un azzurro limpido e intenso si rifrange sulle corpose e liriche spiagge bianche di Siracusa; il pennello di Ciacciofera, inquieto e attento, racconta proprio il momento in cui l’acqua diventa spuma.

Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI