ARTE E ARCHITETTURA
Mario De Biasi: il terzo occhio del fotografo
Dieci sale, 175 foto: c’è una mostra bellissima a Palermo ed è quella a di Mario De Biasi “Fotografie 1947 – 1983”, che si è inaugurata il 10 dicembre a Palazzo Branciforti (Via Bara all’Olivella 2) e visitabile fino all’8 gennaio 2005 (ingresso libero, tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, la domenica dalle 10 alle 13). La mostra è curata da Paolo Morello, direttore dell’Istituto Superiore per la Storia della Fotografia di Padova, che sottolinea, nel suo “Omaggio a Mario De Biasi”, all’interno del catalogo della mostra, il carattere dicotomico della fotografia del maestro bellunese, fatto di una perfetta combinazione tra racconto sentito e impeccabile tecnica. Credo, infatti, che si debba partire da queste due anime per provare a trovare un filo conduttore in questa sorta di opera omnia, all’interno della quale sembra essere rappresentata ogni frangia della storia della fotografia. Percorrendo le sale possiamo scorgere esempi di foto neorelistiche (come le prime opere sulla Sicilia, o quelle sulla periferia milanese), di ritrattistica (i pittori Chagall e Guttuso, l’attrice Sofia Loren), di reportage di guerra (le agghiaccianti foto su Budapest antisovietica), e di viaggi (Guatemala, Finlandia, Bangkok).
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