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Mario Bajardi: sonorità “dell’animo” all’Agricantus

  • 19 aprile 2004

“Lunerock”, la rassegna musicale organizzata dall’associazione Gruppo 97 – Cantieri Sonori, diventerà martedì 20 aprile alle ore 21.30 all’Agricantus di Palermo (via XX Settembre 82/a), l’epicentro di una serie di generi musicali diversi rappresentati da Mario Bajardi. Musicista nel sangue, comincia la sua carriera all’età di sei anni quando intraprende lo studio del violino e inizia ad apprendere le prime nozioni di musica che lo porteranno a conseguire il Diploma presso il Conservatorio di Musica di Caltanissetta nel 1997. Ma gli standard offerti dal Conservatorio non facevano per lui e, dopo aver rifiutato gli "schemi prefissati" (vedi jazz e composizione moderna) e le "improvvisazioni", capisce che bisognava ampliare i propri orizzonti musicali: «la musica è come un buon piatto, hai degli ingredienti e devi ben unirli. Ogni giorno alle cinque di mattino sento gli uccellini che cantano nel mio giardino; è un concerto meraviglioso. Alle volte durante i temporali ascolto i suoni del vento e dei tuoni. E’ musica, è musica. E’ Armonia. Ecco cosa cerco, il buon gusto».

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Così nella sua carriera arriva il momento di sposare nuove tecniche compositive e nuovi strumenti: il pianoforte unito ai sintetizzatori aprono il varco giusto che gli permette di approdare nel mondo della Musica Elettronica. Collabora a progetti di musica e video con registi di cinema sperimentale e partecipa a numerosi concorsi e manifestazioni. Dal 2001 gestisce un Laboratorio di Musica Elettroacustica presso il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo e nel 2003 consegue il diploma in Musica Elettronica a Catania col Maestro Alessandro Cipriani. Il suo genere musicale è difficilmente definibile con poche parole. E’ molto complesso e ricco di sfaccettature: «si tratta di Electroacoustic Film Ambient Music, ovvero sonorità “dell’animo” all’insegna dell’Armonia accompagnata da immagini video (ecco spiegata la parola Film)».

Una musica che aprirà il proprio cuore ad una serie infinita di generi spaziando da una concezione elettroacustica di base fino ai territori più introspettivi della Ambient Music: «il concerto inizierà con atmosfere ed elaborazioni del suono del violino. Dopo l'intro di due brani dedicati al violino ("Balistich Violin & Bjm Violin Studio") passerò all’Ambient-Film Music  per poi continuare con vari generi. Ci sarà proprio  di tutto,  una sorta di libero viaggio». Una musica che con la sua spettacolare varietà di generi e di diverse tecniche compositive spera possa essere percepita da più persone pur non essendo il "solito" lavoro musicale. Insomma, uno spettacolo da non perdere.

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