Malintenti, produzioni dal Sud
Una nuova etichetta indipendente nel deserto dell’imprenditoria musicale palermitana
Sul fronte della distribuzione, poi, ha recentemente stretto un accordo con Feltrinelli e Ricordi che si aggiunge alla collaborazione con la Jestrai, agenzia che annovera gruppi noti come i Verdena. Ovvio che con una macchina organizzativa di tal fatta il telefono della neonata etichetta squilli in continuazione. «Avremmo avuto sì e no un centinaio di richieste da tutta Italia, che abbiamo duvuto rifiutare – dice Sergio Serradifalco, voce e chitarra degli Akkura - Preferiamo concentrarci su pochi progetti, ma buoni. La nostra parola d’ordine è qualità». E sta proprio qui la peculiarità della Malintenti. In un paese in cui la produzione musicale langue, infatti, le poche etichette indipendenti spalancano - spesso e con troppa disinvoltura - le loro porte ad una miriade di band e giovani artisti. In questo modo è più facile far cassa, ma la promozione dei gruppi va a farsi benedire. La Malintenti, invece, ha deciso fin dall’inizio di selezionare accuratamente i progetti su cui investire e concentrarsi al meglio sulle singole fasi del lavoro di promozione. Insomma, per usare termini manageriali, la qualità del prodotto unita alla qualità del processo. E i risultati non sono tardati ad arrivare. Le band della scuderia continuano a macinare chilometri su chilometri e quest’estate parteciperanno a ben 15 festival nazionali. Gli Akkura sono arrivati fino a Mosca e il loro secondo album, “Zaùn”, ha già venduto 1700 copie. Ci sono tutti i presupposti per brindare il 20 giugno al Giardino inglese, nel corso della prima festa Malintenti.
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