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"Lo schermo in cornice", tra pittura e cinema

Balarm
La redazione
  • 21 aprile 2008

Una rassegna cinematografica che vuole porre l'accento su un particolare sodalizio artistico, quello tra pittura e cinema. "Lo schermo in cornice" s'intitola e le proiezioni saranno tutte al cinema Lubisch di via Guido Rossa 7 a Palermo. Questa retrospettiva, curata da Francesco Puma e dai direttori artistici Paolo Greco e Franco Machì, è uno stimolo che evidenzia la qualità figurativa in relazione con ambientazioni e drammaturgie, e lo fa proponendo cinematografie emblematiche. La quotidianità nel film che apre il ciclo, lunedì 28 aprile alle ore 20.40 (in replica martedì 29 aprile alle ore 20.40), è You, the Living di Roy Andersson, impastato nella tonalità del surrealismo buñuelliano e di quel teatro dell’assurdo che ha, in Beckett, il suo maestro indiscusso.

Lo accostiamo alle accensioni cromatiche di Sussurri e grida, in programma per lunedì 28 aprile alle ore 22.40 (e in replica martedì 28 aprile alle ore 20.40), del maestro di tutti i maestri, Ingmar Bergman. Nell’interessante biopic di Ruiz, Klimt, per cui l'appuntamento è lunedì 12 maggio alle ore 20.40 e in replica martedì 13 maggio alle 22.30, rappresenta l’evocazione di un immaginario pittorico che è misura di stile si confronta con l’espressività stilistica di un Sokurov, Padre e figlio, (lunedì 12 maggio alle 22.40 e martedì 13 maggio alle ore 20.40) con un uso impressionistico del colore in chiave di barocchismo poetico che conferisce spessore trasfigurante ad una storia d’emozioni. Anime in delirio, che verrà proiettato lunedì 5 maggio alle ore 20.40 (in replica martedì 6 maggio alle ore 22.40), è un mélo immerso nel noir, con una Joan Crawford che fa gelare il sangue, in ideale accoppiamento con La strada scarlatta, uno dei noir di Lang più raffinati e sublimi, remake di La Chienne di Renoir, anch'esso in programma per lunedì 5 maggio alle ore 22.40 e in replica martedì 6 maggio alle 20.40.
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Con La merlettaia, l'appuntamento è fissato per lunedì 19 maggio alle ore 20.40 (replica martedì 20 maggio alle 22.40). In questa pellicola emerge la misura di uno psicologismo che trova negli echi pittorici una straordinaria qualità espressiva nel racconto di una delle storie d’amore più belle del cinema francese degli anni ’70. Sempre dello stesso decennio (e dello stesso anno del film di Goretta, il 1977) è il folgorante Altman di Tre donne, in programma per lunedì 19 maggio alle ore 22.40 e in replica martedì 20 maggio alle 20.40. E' un allucinato sguardo sulla provincia americana mediato da una visionarietà che recupera lo stile pittorico dell’avanguardia di quegli anni, buona ad esplorare i fantasmi dell’inconscio.

Non poteva mancare Andrej Rubliov di Tarkovskij, in programma per lunedì 26 maggio alle 20.30, in un affresco storico e biopic solenne, di rara fluidità visiva ed esempio, pittorico che non diventa mai pittoricistico, così come il Kurosawa di Dodes’ka-den (per cui l'appuntamento è per martedì 27 maggio alle ore 20.30), dove è utilizzata una forte caratura espressionistica nel narrare otto episodi dolorosi che riguardano personaggi di emarginati. L'ultimo appuntamento della rassegna è per martedì 3 giugno alle ore 20.40 e 22.40 e in replica mercoledì 4 giugno alle ore 20.40 e 22.40 con il film My kid could paint that, la pittrice bambina, un avvincente documentario che esplora con gusto il miracolo di un talento in nuce, è il sorprendente sigillo di questo breve, ma speriamo illuminante, percorso di doppie visioni “in cornice”. Costo della tessera per tutte le proiezioni è di 25 euro, per studenti universitari, 20 euro. Il biglietto intero singola proiezione è di 5 euro.
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